Ha tagliato il traguardo ieri a Marsico Nuovo il secondo ciclo d’incontri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in sessione itinerante, pianificato dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro con lo scopo di trasferire sul territorio la discussione relativa alle politiche di sicurezza integrata e sicurezza urbana attraverso il confronto diretto con i 100 Sindaci della provincia potentina. Nella storica cornice di Palazzo Pignatelli il Rappresentante del Governo, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ha incontrato i Sindaci e gli amministratori dei Comuni della Val d’Agri.
La settima e conclusiva tappa del percorso avviato a inizio anno ha visto andare in scena il consolidato format del Comitato provinciale itinerante, articolato in più step progressivi.
Il Prefetto ha evidenziato come il ridisegnato “sistema sicurezza” si presenti oggi come multilevel, dove le singole sfere di competenza istituzionale si intrecciano per dare risposte organiche alle nuove istanze di protezione e tutela avanzate con sempre maggiore frequenza dalla collettività. Un nuovo approccio corale che mira a garantire elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, attraverso interventi di riqualificazione delle aree e dei siti degradati, di eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, di prevenzione della criminalità, in particolare quella predatoria, di promozione della cultura del rispetto della legalità.
La Val d’Agri, con il suo ambito territoriale estremamente polverizzato (la popolazione complessiva di circa 40.000 abitanti è distribuita in un territorio di oltre 1.100 kmq) e attraversato da importanti assi viari, risulta particolarmente esposta ad incursioni della criminalità predatoria proveniente da Campania e Puglia.
“I dati ci dicono di un trend sulla delittuosità in chiara flessione. Questa parte della provincia potentina, così ricca di risorse e sede delle attività estrattive tra le più importanti della Nazione, può fare affidamento su ben saldi presidi di sicurezza territoriale per contrastare infiltrazioni della criminalità ordinaria e organizzata. Ma, accanto alle Forze dell’Ordine, ci deve essere un impegno ancora più convinto ed incisivo di voi Sindaci, più di ogni altro in grado di intercettare esigenze e criticità dei territori. Preservare il tessuto economico e sociale resta una assoluta priorità” ha detto il Prefetto Campanaro a margine dell’analisi dei dati.
Poi ha richiamato l’attenzione dei primi cittadini sull’importanza di mettere in campo gli strumenti previsti dalla normativa, suggerendo l’adozione di tre misure che si sono mostrate efficaci a dare risposte concrete alla comunità: potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, protocollo sul “Controllo di Vicinato” e rafforzamento della Polizia Locale.
Prendendo spunto proprio dalla check list degli strumenti normativi e cogliendo l’occasione della chiusura del secondo ciclo di incontri, il Prefetto ha tracciato un bilancio consuntivo sul lavoro sinora svolto con i Comitati itineranti. In particolare, Campanaro ha messo in evidenza i significativi progressi realizzati sul versante della rafforzamento complessivo della rete di videosorveglianza municipale (è quasi raddoppiato il numero dei Comuni, oggi 70 circa, che in un biennio hanno realizzato e ammodernato i propri impianti di videosorveglianza, parte dei quali con finanziamenti a carico del Fondo di Sicurezza Urbana del Ministero dell’Interno).
Anche con riferimento all’esperienza del “Controllo di Vicinato” il dato emerso è significativo: non avendo mai trovato attuazione prima, dal 2022 sono già 27 i Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo prefettizio e altri 9 Sindaci si accingono a farlo entro il prossimo luglio, avendo già deliberato l’adesione.