In occasione del 250° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza è stato tracciato un bilancio dell’attività operativa svolta dai dipendenti Reparti del Corpo della Basilicata nel periodo che va da gennaio 2023 a maggio di questo anno. Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 la Guardia di Finanza ha eseguito 3.726 interventi ispettivi e 1.264 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Un impegno a tutto campo a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le attività ispettive hanno consentito di individuare 56 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al Fisco (alcuni dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 138 lavoratori in nero o irregolari.
Le persone denunciate per reati tributari sono 82. In materia di indebite compensazioni e altri illeciti relativi ai crediti d’imposta sono stati eseguiti 193 interventi e concluse 8 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria che hanno permesso di scoprire crediti d’imposta inesistenti o non spettanti per un valore di oltre 1,6 milioni di euro e di oltre 19 milioni di euro relativi ad altri illeciti connessi ai crediti d’imposta. I 22 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare 1.473 kg di prodotti energetici e di accertare un consumato in frode di oltre 2,6 milioni di kg.
L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione Europea e nazionali per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. Le direttive impartite mirano al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono stati dunque eseguiti 161 interventi orientati a verificare il diritto per cittadini e imprese dei crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti e anche la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici per oltre 2,1 milioni di euro.
Attenzione è prestata anche alla tutela di altre risorse dell’Unione Europea tra cui gli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune e dalla Politica Comune della Pesca. I Reparti hanno condotto 11 interventi, accertando frodi attuate attraverso la presentazione di dati non veritieri e di falsi titoli di proprietà per circa 1,9 milioni di euro, operando sequestri per oltre 1,2 milioni di euro e denunciando 14 responsabili.
Sul fronte della spesa pubblica nazionale nello stesso periodo sono stati effettuati 547 interventi, di cui 218 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro.
L’azione di contrasto alle frodi ai danni delle risorse unionali ha portato complessivamente ad accertare contributi indebitamente percepiti per circa 2 milioni di euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono di circa 140mila euro.
Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità Giudiziaria penale e contabile sono state eseguite 155 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono state denunciate 126 persone e segnalati alla Corte dei conti 87 responsabili con l’accertamento di danni erariali per oltre 14,2 milioni di euro. Crescente è la collaborazione sul territorio con la Procura europea, con la quale vi sono 6 indagini in corso e una conclusa che ha portato alla denuncia di 2 responsabili e alla proposta di sequestri per circa 150mila euro. In tema di appalti sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per oltre 1,2 milioni di euro.
L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e agli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la Polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti, ha portato alla denuncia di 38 persone, di cui 17 pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio, 6 arrestati e al sequestro di disponibilità per oltre 420mila euro.
Nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell’economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza. In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 11 interventi che hanno portato alla denuncia di 16 persone, di cui 9 arrestate, alla ricostruzione di operazioni illecite per oltre 2,1 milioni di euro e al sequestro di beni per oltre 2 milioni di euro. Sono stati investigati oltre 307 flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio.
In materia di reati fallimentari e del Codice della crisi d’impresa i beni sequestrati ammontano a oltre 2,4 milioni di euro su un totale di patrimoni distratti di circa 25 milioni di euro, mentre con riferimento alle condotte di estorsione sono stati denunciati 6 soggetti, di cui 1 in stato di arresto, con sequestri per circa 16mila euro.
In applicazione della normativa antimafia sono state sottoposte ad accertamenti patrimoniali 128 persone e ammonta a oltre 14,5 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro e a circa 1,7 milioni di euro il valore delle confische eseguite. Sono stati eseguiti 1.047 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Nel periodo in esame i Reparti del Corpo hanno eseguito 313 interventi che hanno portato al sequestro di circa 68 chilogrammi di droghe e alla denuncia di 96 persone, di cui 38 arrestate, e alla segnalazione di 350 assuntori alle Prefetture.
Il contrasto ai traffici illeciti viene assicurato anche nell’ambito del Servizio 117, che ha fornito il proprio apporto con l’impiego di 4.128 pattuglie, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzate a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.
Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi sono stati eseguiti 79 interventi, sviluppate 9 deleghe dell’Autorità Giudiziaria. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro 70mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione del Made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.