La Uil Fpl Salerno, tramite Mario Polichetti, sindacalista e primario del Reparto di Gravidanza a Rischio presso il “Ruggi” di Salerno, si è espressa in merito “al diniego di un diritto fondamentale previsto dalla legge 104, nonostante l’autorizzazione del responsabile del Reparto”.
La vicenda si riferisce ad un’ostetrica che ha chiesto alla Direzione Sanitaria di coprire soltanto i turni al mattino, poiché nel pomeriggio avrebbe necessità di assistere il marito malato di SLA a placche, motivo per cui gode della legge 104. La grave patologia costringe l’uomo all’allettamento continuo.
“Nonostante questo la Direzione medica di presidio e il Dipartimento hanno respinto la sua legittima richiesta di poter effettuare solo i turni mattutini, dalle 7,25 alle 14,50 – ha affermato Polichetti – Nel respingere la richiesta legittima la Direzione ha dimostrato una scarsa sensibilità nei confronti dei pazienti fragili. Costringendo l’ostetrica ad effettuare turni pomeridiani che la obbligano a pagare un infermiere badante per sorvegliare il marito che, inevitabilmente, rimarrebbe solo con i pericoli che noi conosciamo se non ci fosse il badante”.
“Nonostante la presenza di 35 ostetriche che potrebbero tranquillamente venire incontro a questa esigenza legittima, la Direzione ha deciso di negare questa possibilità, mostrando una mancanza di comprensione e di umanità – continua Polichetti – È fondamentale che le istituzioni sanitarie mostrino maggiore sensibilità e rispetto per i diritti dei lavoratori, soprattutto quando si tratta di situazioni delicate come questa. Voglio sottolineare che nonostante la dottoressa non sia iscritta al nostro sindacato le esprimiamo la nostra piena solidarietà. Questo è un caso di ingiustizia che deve essere affrontato con urgenza e ci impegneremo affinché vengano rispettati i diritti di tutti i lavoratori“.
La Uil Fpl Salerno continuerà a vigilare su situazioni simili e a lottare per la tutela dei diritti dei lavoratori. “La nostra battaglia per la giustizia e la trasparenza prosegue con l’obiettivo di costruire un ambiente lavorativo più equo e rispettoso delle esigenze di ciascuno” ha concluso Polichetti.