Presso la Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno, è partito il progetto “Tai Chi: la quiete nel movimento” grazie al coordinamento della consigliera della Provincia di Salerno con delega alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Filomena Rosamilia che ringrazia per la consueta disponibilità la direttrice Gabriella Niccoli e tutte le educatrici della struttura.
Il Progetto “Il Tai Chi: la quiete nel movimento”, proposto e organizzato dall’Associazione “SpazioMa” di Salerno presieduta da Olga Scuccimarra, ha lo scopo di proporre alle donne detenute nelle Case Circondariali, il Tai Chi, una disciplina che si basa sul pensiero e sulla medicina tradizionale cinese, conosciuta in tutto il mondo come “Meditazione in Movimento”, con la peculiarità di essere un’arte marziale, definita “interna”, in quanto privilegia all’aspetto muscolare quello “energetico”.
La pratica costante del Tai Chi diventa quindi un aiuto per le detenute a sentire, ascoltare e osservare sé stesse, nella propria interiorità e nel proprio corpo, arrivando a essere più centrate e gradualmente più consapevoli. Esercizio dopo esercizio si acquisisce la capacità di intervenire sulle debolezze fisiche e mentali, sui blocchi, le rigidità, i dolori e le impotenze del corpo. Il ritmo lento eguale, l’estrema lentezza e il silenzio con il quale sono ripetuti i movimenti del Tai Chi di rara precisione, elastici e leggeri, portano coloro che praticano nel tempo alla meditazione, a nutrire e coltivare l’individuo nella sua integrità.
Il progetto dunque rappresenta un miglioramento della qualità della vita delle donne detenute promuovendo la crescita individuale, il benessere e la prevenzione della salute.