È ancora scontro tra Vincenzo De Luca e il Partito Democratico in merito al possibile terzo mandato in Campania.
Il Presidente campano durante un incontro a Bologna ha attaccato nuovamente il gruppo dirigente dem.
“Sul terzo mandato il Pd mi ha rotto le scatole. Non hanno rispetto ed educazione, sono interessati solo ad un’aggressione mediatica contro chi non ha padrini e padroni – afferma De Luca – Voglio ricordare che De Luca è l’esponente del Pd più votato d’Italia, abbiate rispetto”.
La diatriba è quella che ormai va avanti da mesi. Il Presidente infatti ha tutta l’intenzione di ricandidarsi nel 2025 nonostante la contrarietà della segretaria dem Elly Schlein.
“Gli attuali dirigenti di educazione non ne hanno molta ed io reagisco, mica mi potete rompere le scatole? Il Pd mi ha rotto le scatole da sempre e meno male che sono andato avanti per i fatti miei – continua – Il metodo di selezione dei gruppi dirigenti del Partito Democratico è un metodo in negativo: più perdi i voti più vai avanti. Sembra paradossale ma così è. Non troverete un dirigente nazionale che abbia conquistato qualcosa nel suo territorio di riferimento, che abbia vinto una battaglia elettorale, che abbia il coraggio di presentarsi con la sua faccia davanti agli elettori. C’è un meccanismo perverso che è fondato sul correntismo. Non sui meriti, non sul valore politico, non sulla qualità culturale, non sulla tenuta organizzativa, ma è fondato sull’appartenenza alle correnti”.
“Chi ci ha portato al disastro elettorale di un anno fa? Chi ha deciso la linea politica? Chi ha deciso le alleanze? – chiede in maniera ironica De Luca –. Se non si risponde a questo il rinnovamento è finzione. Non a caso io ritrovo oggi tutti quelli che da dieci anni governano il partito che sono di nuovo in campo, come se fossero turisti svedesi e non va bene. Bisogna andare oltre. Ognuno deve essere valutato per la sua storia e per quello che ha prodotto. E se vogliamo fare rinnovamento vero bisogna andare oltre quelli che ci hanno portato al disastro, altrimenti ci stiamo prendendo in giro”.