“Il Presidente del Consiglio non ha ancora sospeso nessuno”. Queste, sostanzialmente, le parole con cui si sono espressi il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e i legali di Enrico Coscioni, medico del “Ruggi” di Salerno coinvolto nell’indagine della Procura di Salerno sulla morte di Umberto Maddolo avvenuta il 20 dicembre 2021 a seguito di un intervento chirurgico di sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronaria.
Per avere conferma della sospensione, infatti, si dovrà attendere il 2 maggio, giorno in cui la Conferenza permanente Stato-Regioni si esprimerà in merito alla richiesta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, sulla sospensione di Coscioni dall’incarico di Presidente dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).
“La considero un’ennesima, quando dovesse concretizzarsi, prova di arroganza del potere di violare delle regole elementari della civiltà democratica – ha affermato Vincenzo De Luca -. Mi pare un po’ curioso il fatto che abbiamo un ministro che da un anno e mezzo è al centro di una vicenda giudiziaria e si immagina, non è ancora attuata la decisione, una sospensione su una materia su cui non c’entra assolutamente niente la vicenda del dottor Coscioni. Aspettiamo almeno che si pronunci qualche livello della Magistratura e cerchiamo di fare le persone civili”.
Gli stessi legali del medico del “Ruggi” nella serata di ieri hanno smentito la notizia della sospensione del loro assistito affermando che “non si ha conoscenza dell’esistenza di alcun provvedimento o decreto di sospensione né da parte del Presidente del Consiglio né ad opera del ministro della Salute”.
Coscioni e la sua équipe sono destinatari anche di un provvedimento di sospensione dalla professione medica. Giovedì, dunque, sarà la Conferenza Permanente Stato-Regioni ad esprimersi sulla sospensione, in attesa della decisione del Tribunale del Riesame di Salerno che ha tenuto l’udienza sulla richiesta della Procura di sospensione dall’Agenas, riservandosi sul giudizio.