Una nuova udienza del processo “Febbre dell’oro nero” si è tenuta questa mattina nell’aula bunker del Tribunale di Salerno.
L’operazione avvenuta ad aprile del 2021 ha portato alle accuse per diverse persone di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi in materia di accise e IVA sugli olii minerali, intestazione fittizia di beni e società, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Ha toccato principalmente il Vallo di Diano dove sarebbero nate distinte ma collegate organizzazioni criminali che avrebbero operato anche nella provincia di Taranto. L’attività di affari si basava sul contrabbando di idrocarburi che ha causato allo Stato ingenti danni economici.
Come sottolineato dall’avvocato Salvatore Mazzeo, in aula oggi è continuata l’istruttoria del Pubblico Ministero con una lunga deposizione di un altro militare della Compagnia di Salerno. . Infatti il teste ha rappresentato le attività di riscontro fatte rispetto alla vicenda giudiziaria.
L’udienza è rinviata al prossimo 23 maggio, giorno in cui verranno ascoltati altri testi.
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