Ci sono 5 persone indagate per la drammatica morte di Francesco Pio D’Amaro, il bambino azzannato e ucciso dai pitbull in località Campolongo ad Eboli. L’accusa contestata dal pm Di Vico è di concorso in omicidio colposo per omessa custodia dei due animali.
Nel registro degli indagati sarebbero iscritti la madre del bambino, i due zii del piccolo e la coppia di ex coniugi proprietari dei due cani.
Anche l’abitazione dove è accaduta la tragedia lunedì mattina si trova attualmente sotto sequestro, così come disposto dalla Procura, mentre nelle prossime ore verrà conferito l’incarico al medico legale per l’esame autoptico sul corpo della piccola vittima.
Le indagini vengono condotte dai Carabinieri della locale Compagnia, diretti dal Capitano Greta Gentili, i quali hanno anche ispezionato la casa di Campolongo. Sembrerebbe che nel cortile non ci fossero gabbie per contenere i due pitbull nè una recinzione.
Ricordiamo che lunedì mattina il piccolo Francesco Pio si trovava davanti casa insieme allo zio quando è stato attaccato dai cani. Sia la madre che lo zio hanno tentato di strapparlo alla morsa dei pitbull, ma invano. Il bambino è morto dilaniato dalle bestie inferocite.
La giovane donna viveva da poco tempo in quella casa, in cui risiede anche la proprietaria dei due cani che attualmente sono stati sequestrati e condotti nel canile di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, dove verranno sottoposti agli esami per la rabbia. Trascorsi alcuni giorni sarà la Procura a decidere se restituirli ai proprietari o destinarli altrove.
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