“Non so che destino avrà questo provvedimento legislativo. C’è da essere preoccupati in modo particolare per la sanità e la scuola“. E’ quanto ha affermato oggi il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in merito all’autonomia differenziata.
Attenzione sulle scuole delle aree interne che “rischiano una ulteriore desertificazione” a causa dell’autonomia differenziata che, secondo De Luca, “così come la vogliono le Regioni del Nord significa che noi avremo una situazione di grande pesantezza per quanto riguarda la sanità nelle aree interne. Già oggi per avere il personale medico disponibile ad andare a lavorare nelle aree interne è un’impresa. In Campania abbiamo un problema doppio, anche per andare a lavorare nelle isole non troviamo il personale medico“.
“Qual è la differenza rispetto ad oggi se si approva? Le Regioni che hanno l’autonomia differenziata potranno aggiungere al contratto nazionale del personale medico e infermieristico un secondo contratto integrativo regionale perché hanno le risorse – ha spiegato il Presidente, così come riporta ANSA – Possono dire a un medico che oltre a una retribuzione prevista dal contratto nazionale la Regione aggiunge un contratto integrativo regionale che raddoppia la retribuzione“.
“La Lombardia ha un residuo attivo sul fondo sanitario di 9 miliardi di euro, può fare tutti i contratti integrativi che vuole e potrà dotare le aree interne di personale medico e infermieristico perchè potrà pagare il doppio. Noi no, la Sicilia no, la Sardegna meno che mai, la Puglia neanche. Non abbiamo la possibilità di fare contratti integrativi nel campo della sanità – continua -. Così come non abbiamo la possibilità di avere integrazioni per quanto riguarda il personale scolastico da impegnare nelle aree interne. Non è una questione lontana dagli interessi delle piccole comunità, ma rischiamo di pagare sulla nostra pelle“.