“E’ un incontrovertibile quanto triste dato di fatto che quando vi sia da fare qualcosa di utile per il territorio del Vallo di Diano la politica ultraterritoriale riesce ben bene a barcamenarsi nel nulla. Il Ponte di Caiazzano ne è l’ennesima riprova. Assistiamo attoniti a tante e tante dichiarazioni che nessun effetto hanno se non quello di far capire che questo benedetto Ponte non si riaprirà e non si riaprirà a breve e l’unico bieco risultato è quello di allargare ancor di più quella oramai immensa voragine riguardante la fiducia delle comunità civiche nell’operato della politica”.
Interviene così il Centro Zona del Partito Socialista Italiano.
“Le dichiarazioni ultime dell’onorevole Vicepresidente della Provincia di Salerno Giovanni Guzzo avvalorano l’assunto: in Provincia non sanno se e quando i lavori a Caiazzano termineranno – continua – E magari fosse solo questo! In Provincia non sanno nemmeno cosa stanno facendo! E, purtroppo, va dato atto che è la stessa e ennesima situazione che si è verificata con i lavori di messa in sicurezza della provinciale Teggiano-Polla con i lavori in località Codaglioni (trecento metri di strada…quattro anni di lavori e di chiusura) per tacere dello stato di totale abbandono della via provinciale del Corticato. In altre parole quando deve intervenire la Provincia non si può apostrofare che con un triste ‘Che Dio ce la mandi buona!’. La classe politica e dirigenziale della Provincia ben sa che la loro legittimazione proviene (inopinatamente) da una modalità di elezione avulsa dalla partecipazione civica e che discende direttamente dai singoli consiglieri comunali, portatori di un carico di voti ‘ponderato’: in parole povere un consigliere del comune di Salerno ‘vale’ molto di più (in alcuni casi quaranta volte di più) di un consigliere di un piccolo comune delle Aree Interne con pochi abitanti. Sarà mica per questo motivo che l’esecuzione dei lavori pubblici nel Vallo di Diano hanno sempre ‘tempi burocratici lunghi’ con ‘il farraginoso cavillo dei contratti pubblici’ in agguato? Ma pareri non andavano acquisiti prima dell’esecuzione dell’opera? Ma per legge un contratto di appalto pubblico non deve avere una intellegibile data di completamento dei lavori?”.
Secondo i rappresentanti valdianesi del PSI, non è la prima volta che ciò accade e ancora una volta si assiste al disperato grido di aiuto che le Amministrazioni comunali rivolgono ad una categoria politica che “si ricorda di loro solo al momento delle elezioni: una compagine politica e amministrativa appartenente ad un partito che fa da despota e padrone delle sorti economiche e sociali dell’intera provincia di Salerno senza mai consultarli quei territori che ci abbandona senza servizi, senza sanità, senza trasporti per poi definirsi … Democratico!”.
Interpellano il Presidente della Provincia Franco Alfieri affinché chiarisca una volta per tutte quali sono le reali problematiche che stanno attanagliando il completamento del Ponte di Caiazzano. “Un interpello completo che una volta per tutte diradi questa coltre di mala gestio che sembra trasparire ogni volta che è protagonista l’azione della Provincia di Salerno. Noi Socialisti abbiamo il dovere di ricordare che i principi ispiratori della politica socialista (primi fra tutti il dialogo e la partecipazione) fecero in passato di questo territorio l’esempio della buona politica. Ora con rammarico registriamo il nulla, registriamo l’assenza, registriamo l’abbandono. Vada la nostra solidarietà alle comunità civiche di Sassano e di Padula e alle loro Amministrazioni comunali purtroppo costrette a dover continuare la loro attività politica e amministrativa in questo disagio di abbandono e a doverne rendere loro in prima persona il conto ai cittadini amministrati, stante l’assenza e la distanza della politica provinciale”.