L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) quest’anno lancia una campagna web e social che invita a salvare l’agnello con lo slogan “A Pasqua salva una vita. E già che ci sei salvala sempre”.
La mercificazione degli agnelli, nelle sue varie fasi, esprime “una crudeltà che va contro ogni etica – affermano da Oipa – Strappati alle loro madri tra i 20 e i 40 giorni di vita, vengono pesati e issati sulle zampe, ammassati e caricati nei camion verso il loro ultimo viaggio. All’arrivo, sono scaricati come oggetti e destinati alla pratica di stordimento che non sempre viene effettuata secondo regolamento. Poi vengono uccisi, talvolta ancora coscienti”.
Le immagini diffuse dalle associazioni a tutela degli animali hanno determinato negli ultimi anni una sensibilizzazione. “Sempre più persone scelgono di non acquistare carne d’agnello, le cui vendite sono in costante calo – osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – Noi invitiamo a riflettere anche su quel che accade a tutti gli altri animali d’allevamento che soffrono allo stesso modo, ma se i carnivori intanto eliminassero l’agnello dalle tavole pasquali sarebbe già il primo passo verso un’alimentazione etica“.
L’associazione ricorda che le alternative alla carne sono molte: “Chi sceglie di non mangiare animali non è complice di un sistema che considera esseri senzienti come meri oggetti di consumo usati e abusati – conclude Oipa – L’industria dell’allevamento degli animali, inoltre, porta con sé evidenti impatti ambientali negativi“.