Tra gli stand protagonisti della XIII edizione del Paestum Wine Fest si è distinto quello dell’Amaro del Tumusso, eccellenza artigianale cilentana premiata e riconosciuta in tutto il mondo.
Negli spazi dell’ex Tabacchifico il Tumusso è stato assaporato grazie alla guida degli esperti sommelier di AIS, Associazione Italiana Sommelier e AIS Campania.
Allo stand dell’Amaro del Tumusso i partecipanti sono stati condotti in un viaggio alla scoperta delle diverse e caratterizzanti note aromatiche dell’amaro, nonché delle tecniche artigianali con cui il liquore è prodotto e imbottigliato. I curiosi visitatori hanno così scoperto la macerazione idroalcolica e l’affinatura in anfore di terracotta fiorentine che rende il Tumusso unico nel suo genere.
“Siamo davvero soddisfatti dell’esperienza vissuta al Paestum Wine Fest – ha affermato Vincenzo Fagiolo, creatore di Amaro del Tumusso – è stata un’iniziativa di successo che valorizza un settore essenziale dell’economia italiana come quello vitivinicolo e che, unendo le sinergie delle realtà locali, contribuisce a diffondere le tradizioni e le innovazioni del Cilento”.
Il Wine Fest ha ricalcato i tempi antichi in cui Paestum era crocevia di civiltà e culture che coltivavano già la vite e utilizzavano le erbe come alimenti e medicamento. Il Cilento è anche terra di erbe medicinali e piante aromatiche, che nel corso dei secoli hanno alimentato una cultura e un mercato locali, testimoniati dalla fondazione di importanti spezierie e fiere. Da questa antica sapienza locale ha origine la ricetta di Amaro del Tumusso, il liquore padulese che sta conquistando i palati di sommelier e appassionati.