Si è svolta oggi a Roma la protesta degli apicoltori contro il cambiamento climatico che minaccia la salute delle api e contro la concorrenza sleale del miele proveniente da Paesi extraeuropei che presenta caratteristiche non conformi agli standard di sicurezza in vigore in Europa, come il miele cinese, arricchito con zuccheri e coloranti compromettendo la qualità del prodotto.
Al sit-in promosso dall’associazione “Miele in cooperativa” ha partecipato anche il deputato Attilio Pierro, coordinatore della Lega provinciale a Salerno nonché componente della Commissione Agricoltura, insieme al presidente della Commissione, Mirco Carloni.
“So quanta fatica hanno fatto gli apicoltori per organizzare questo evento – ha affermato Mirco Carloni a margine della manifestazione degli apicoltori in piazza Sant’Apostoli a Roma -. Dobbiamo ringraziarli perché stanno facendo un favore ai consumatori italiani che devono capire cosa c’è dietro un’etichetta. C’è una grande differenza tra un miele fatto in Italia e altri prodotti. Lo sappiamo bene e la Commissione è al vostro fianco. Per questo stiamo predisponendo un testo per tutelare la tracciabilità del prodotto. La vera battaglia, però, è sui confini europei e deve essere recepita a Bruxelles. Oltre il 70% del miele utilizzato nell’agroindustria proviene dalla Cina. La Lega dice no! Grazie a tutti gli apicoltori italiani”.
“Il miele non può costare 1,50 euro al chilo – aggiunge Attilio Pierro -. Quello che su molti scaffali viene definito così non è un prodotto di qualità. Sull’etichetta deve esserci scritta la provenienza in maniera chiara, perché non vogliamo crescere i nostri figli con il miele cinese. Lo spiegheremo chiaramente alla Comunità europea”.