Lettera aperta della familiare di un paziente dell’Unità Operativa di Cardiologia-UTIC dell’ospedale di Polla
Mentre tanti si lamentano della Sanità io posso solo ringraziare l’ospedale “Luigi Curto” di Polla e i medici e sanitari dell’Unità Operativa di Cardiologia-UTIC per due episodi molto importanti che vedono protagonisti un figlio e un padre, cioè mio fratello e mio padre.
Qualche anno fa mio fratello è stato ricoverato in Medicina all’ospedale di Polla. Prima delle dimissioni i medici, per maggiore zelo e scrupolo, hanno richiesto per lui la visita di un cardiologo che si è accorto subito della gravità delle sue condizioni di salute e ha disposto il trasferimento immediato all’ospedale di Eboli dove è stato operato al cuore in seguito ad un infarto acuto che aveva avuto, senza accorgersene, tempi addietro.
Senza questa tempestività mio fratello non ce l’avrebbe fatta, ma ora grazie a Dio sta bene e da quel triste episodio è già passato qualche anno.
Una simile vicenda si ripete per la mia famiglia il 1° gennaio 2023 quando mio padre, persona anziana, all’improvviso si sente male e viene trasportato al Pronto Soccorso d’urgenza e in codice rosso.
Mentre i medici pensavano non ci fosse più nulla da fare, dalla Cardiologia arriva un angelo che mi convince a tentare di salvare mio padre grazie all’impianto di un pacemaker. Non mi diedero alcuna garanzia di salvezza, vista l’avanzata età di papà, ma io prestai il mio consenso nonostante non avessi molte speranze.
I medici del “Curto” riuscirono però a festeggiare il Capodanno in reparto insieme a mio padre che all’epoca si infettò anche di Covid. Nonostante le sue gravi condizioni le varie attenzioni prestate dai medici della Cardiologia gli hanno consentito oggi di essere ancora in vita e di sentirsi bene. Non posso fare altro che ringraziare l’ospedale di Polla e, in particolare, il reparto di Cardiologia diretto dal dottore Saponara per lo zelo, le attenzioni, la professionalità e la gentilezza dimostrati con mio padre e con tanti altri pazienti che ogni giorno prendono a carico.