Domani a Potenza, in Corso Garibaldi 139, si terrà un sit-in presso la sede del Dipartimento infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata al quale aderiranno Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali, Filt Cgil Basilicata, Consiglio degli Studenti, Rete degli studenti MEDI, Legambiente Basilicata, Federconsumatori Basilicata e CSERES.
“La legislatura è agli sgoccioli, è tempo di bilanci” è la frase che dà inizio ad un elenco di motivi per i quali vengono chieste delle soluzioni.
“Bus che non passano, ritardi e sovraffollamento sono all’ordine del giorno – spiegano gli organizzatori -. Si trovano fondi per le autostrade, come la Pedemontana, ma non per realizzare la Tito-Auletta, che garantiva collegamenti rapidi con Alta Velocità, porti e aeroporti della Campania. Non è stato fatto nessun passo avanti sull’intermodalità ferro-gomma né sull’integrazione tariffaria”.
E ancora, tra i tanti motivi elencati la mancata manutenzione dei mezzi adibiti al trasporto extraurbano, ormai vetusti e senza alcun comfort o standard di sicurezza. La Stazione di Potenza Centrale è ancora priva degli interventi necessari per garantire l’accessibilità. La consegna era prevista per l’inizio del primo semestre del 2023, ma i lavori non sono neanche iniziati.
“Grazie agli accordi con Ferrovie dello Stato – affermano – in molte regioni stanno già arrivando treni nuovi. Ad esempio 43 in Sicilia, 27 in Calabria, 43 in Puglia. In Basilicata ne arriveranno solo 8, forse. Sulla Bari-Matera i treni restano ancora fermi di domenica e festivi, nonostante i fondi siano già disponibili. Il tempo di percorrenza resta invariato (circa 2 ore) e il nuovo terminal ‘Gallitello’ rimane chiuso. Dopo 12 anni di chiusura e a fronte di 23 milioni spesi non è dato conoscere l’ultimazione dei lavori né la data presunta di riapertura della tratta Gravina-Genzano-Avigliano Lucania (Fal). I fondi che servivano per scindere il tratto in comune di singolo binario con Rfi (Avigliano Lucania-Potenza) sono stati deviati sui treni a batteria per i quali si sollevano dubbi”.
Incompiuta anche la metropolitana leggera di Potenza: “Oltre vent’anni non sono ancora abbastanza per far partire i treni della linea ferroviaria di superficie”.
“L’incremento delle corse Matera-Aeroporto di Bari è una bella promessa tanto sbandierata quanto disattesa dalla Regione Basilicata – sottolineano ancora gli organizzatori del sit-in -. La Basilicata è l’unica regione in cui mancano agevolazioni economiche per biglietti e abbonamenti destinati agli studenti. Dal 2011 la Ferrovia Jonica è priva di collegamenti ferroviari a breve e lunga percorrenza, con la conseguenza di un isolamento ingiustificato e controproducente per una regione come la Basilicata. Per muoversi tra Potenza e Bari – concludono – non ci sono collegamenti di Trenitalia e bisogna utilizzare i pochi autobus disponibili. Se si utilizzano le Ferrovie Appulo Lucane servono tre ore e mezza”.
La mobilitazione per i trasporti in Basilicata che vede uniti Cgil, associazioni, studenti e pendolari nasce “dall’inadeguatezza delle risposte del Governo regionale alle esigenze degli utenti e dei lavoratori del settore, aggravata dalla mancata concertazione della Regione Basilicata con gli stessi che non ha consentito di individuare soluzioni condivise nella fase di negoziazione dei contratti di servizio con Fal e Trenitalia”.
I cittadini sono invitati ad unirsi alla contestazione allo scopo di tutelare il diritto alla mobilità, ma anche per tutelare la Basilicata, le sue infrastrutture e garantire un sistema di trasporti moderno, efficiente e interconnesso.