Potenza è la Città italiana dei Giovani 2024.
La premiazione è avvenuta a Napoli, nella Sala della Giunta del Palazzo San Giacomo, alla presenza del ministro dello Sport Andrea Abodi e dei rappresentanti delle altre quattro città italiane finaliste.
La motivazione che ha portato la città lucana, in lizza con Catania, Jesolo, Pisa e Teramo, sul podio è che “nonostante le sfide demografiche, la città di Potenza ha brillato per la propria risposta proattiva all’emigrazione della popolazione giovanile, grazie a politiche avanguardiste, che la rendono un faro di adattabilità e impegno”.
La candidatura di Potenza ha infatti superato i confini del partenariato tradizionale, creando una rete di collaborazione senza precedenti. Attraverso accordi pubblico-privati, tutti i soggetti coinvolti si sono uniti per garantire replicabilità e sostenibilità delle iniziative nel medio e lungo periodo, assicurando risultati duraturi e positivi per la città.
“Con Potenza – ha affermato il sindaco Mario Guarente – hanno vinto i 500 giovani potentini e lucani che, in questi due anni, hanno scritto un dossier e sognato questo risultato più di ogni altra cosa. A loro la mia gratitudine per l’impegno e per l’esempio, per la caparbietà e la bontà, per la preparazione e per la forza delle loro idee”.
“Con Potenza vince tutta la Basilicata e vincono tutti i giovani lucani. Complimenti al sindaco Guarente, all’assessora Rotunno e a tutti coloro che hanno lavorato al dossier per dimostrare che Potenza è una città giovane e per i giovani” ha dichiarato il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dopo aver appreso la lieta notizia.
“Nella motivazione – fa sapere Bardi – si legge che Potenza è stata premiata perché trionfo di resilienza e innovazione nonostante le sfide demografiche. Il capoluogo lucano ha brillato per la risposta proattiva grazie a politiche avanguardiste che la rendono un faro di adattabilità e impegno per tutte le città italiane. Un risultato raggiunto grazie a una rete di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. Se lo ha fatto Potenza – conclude Bardi – può farlo tutta la Basilicata”.