“L’ho uccisa…l’ho uccisa…”: queste le parole agghiaccianti che oggi pomeriggio sono giunte al 118 della Sezione Operativa di Agropoli.
Un uomo, infatti, a telefono con l’operatore ha affermato, biascicando, di aver ucciso una persona.
Dal 118 è partita immediata la richiesta ai Carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, agli ordini del Luogotenente Giuseppe D’Agostino, che sono risaliti in breve all’indirizzo mentre l’uomo veniva trattenuto a telefono.
I militari si sono portati così in Via Magna Grecia, nel centro della cittadina, trovando un uomo in preda ai fumi dell’alcol. In casa era presente la figlia 21enne che dormiva e che non si era accorta di quanto stesse accadendo. La moglie del responsabile, inoltre, si trovava a lavoro.
Fortunatamente, dunque, il pericolo di un gesto estremo da parte dell’uomo è stato scongiurato. Inevitabile il pensiero, da parte degli operatori, all’ennesimo femminicidio tenuto conto che l’uomo nella sua telefonata si riferiva ad una donna.
I sanitari hanno provveduto a controllare i parametri dell’uomo e a stabilizzarlo dopo aver appurato che era ubriaco.
In seguito è stato denunciato dai militari per procurato allarme.