Con lo scopo ultimo di attrarre nuovi investimenti, favorire l’insediamento di nuove imprese ed incentivare l’attività imprenditoriale di quelle già operanti in aree territoriali definite svantaggiate, il “Decreto Sud” ha istituito, con decorrenza dal 1° gennaio, una zona economica speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno.
Nello specifico, beneficeranno di specifiche agevolazioni e semplificazioni le iniziative intraprese nei territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
I ministri, le otto regioni interessate, ma anche UPI e ANCI hanno partecipato alla prima riunione della cabina di regia per la ZES Unica, che ha il compito di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio.
Al centro dell’incontro la predisposizione del Piano strategico della ZES Unica che avrà durata triennale e definirà, in coerenza con il PNRR e con le programmazioni nazionali e regionali dei fondi strutturali europei, la sua politica di sviluppo. Al Piano spetterà il compito di indicare gli investimenti e gli interventi prioritari ma, soprattutto, i settori da promuovere e i settori da rafforzare, a cui applicare il regime semplificato dell’autorizzazione unica.
Per predisporre i punti saranno convocati appositi tavoli tematici allo scopo di avviare un confronto con tutti i principali attori, pubblici e privati, comprese le associazioni di categoria, con la piena partecipazione delle regioni interessate, dell’UPI e dell’ANCI.
“Va ricordato – afferma il ministro Raffaele Fitto – che fra qualche giorno, il 1° marzo, le funzioni svolte dagli otto Commissari straordinari saranno trasferite alla Struttura di missione ZES. Fino a quella data, i Commissari straordinari sono tenuti a ricevere le istanze finalizzate al rilascio dell’autorizzazione unica e a rilasciare il relativo provvedimento, con una competenza che si estende all’intero territorio regionale di riferimento”.