In Italia, secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, l’evasione fiscale è all’11,2%. Il dato vuol dire che a fronte di 100 euro incassati dall’erario, 11,2 euro rimangono indebitamente nelle tasche degli evasori.
Cgia ha classificato la percentuale di evasione in ogni regione del Paese, da cui emergono differenze territoriali molto marcate. La categorizzazione dei dati si basa sull’incidenza percentuale dell’economia “non osservata” in rapporto al Pil, ovvero quella costituita dal sommerso economico, dall’economia illegale, dal sommerso statistico e dall’economia informale.
Al vertice della classifica troviamo la Calabria che calcola l’infedeltà fiscale pari al 18,4%. Subito a seguire, al secondo posto la Campania con il 17,2% di evasione che si traduce in 7.859 milioni.
Il rispetto degli obblighi finanziari va meglio in Basilicata che si posiziona con il 13,4%, ovvero 731 milioni di evasione nel 2023.
In Italia, la Puglia ha raggiunto il 16,8%, la Provincia Autonoma di Trento, invece, scende all’8,6%, la Lombardia si ferma all’8% la Provincia Autonoma di Bolzano al 7,7%. In Veneto, invece 9,5 milioni di euro sono rimasti nelle tasche degli evasori, in Emilia-Romagna 9,4 e in Friuli Venezia Giulia 9.