Aveva tentato di uccidere l’ex moglie ferendola con un coltello per poi darsi alla fuga e provare a togliersi la vita.
E’ così finito a processo con l’accusa di tentato omicidio un uomo che ha commesso l’atroce gesto nei confronti dell’ex a Pontecagnano. Come si legge sul quotidiano “Il Mattino”, la Corte di Cassazione non ha riconosciuto la premeditazione a carico dell’imputato.
Lo scorso maggio la Corte di Appello di Salerno ha inoltre riconosciuto all’uomo uno sconto di pena poiché gli era stato riconosciuto un vizio parziale di mente, infatti i 10 anni di reclusione a cui era stato condannato sono diventati in Appello 7 anni e 6 mesi.
Ora sarà la Corte di Appello di Napoli, in seguito alla decisione della Cassazione, a riformulare la sentenza sulla base dei nuovi capi di imputazione.
I fatti risalgono all’aprile del 2021 quando l’uomo, nonostante il divieto di avvicinamento a cui era sottoposto, si è presentato sotto l’abitazione dell’ex moglie ferendola con un coltello. A salvarla sono stati i tempestivi interventi della figlia che ha tentato di sedare l’ira del padre e di un vicino di casa che sentendo le urla ha soccorso la donna. L’uomo, poi, dopo essersi rifugiato presso l’abitazione del padre aveva tentato di togliersi la vita recidendosi i polsi.
- Articolo correlato:
25/04/2021 – Ferisce la moglie con un coltello e poi tenta di togliersi la vita. Paura a Pontecagnano