Nel giorno della Festa degli Innamorati Carmine non si sarebbe mai aspettato di dover assistere a un episodio di violenza su una donna e, soprattutto, di dover intervenire per metterla in salvo. Eppure è quanto accaduto oggi ad Eboli, mentre il 35enne di Sicignano degli Alburni si trovava alla guida della sua auto e ha notato la drammatica scena.
“Il mio San Valentino è stato quello che meno mi sarei aspettato di vivere e vedere in prima persona – racconta -. Oggi dovrebbe essere la festa degli innamorati, di chi oltre all’amore prova un senso di protezione, rispetto, stima verso un’altra persona. Oggi, dopo mesi e mesi di notizie tragiche, femminicidi dovrebbe essere un giorno per ricordare chi non c’è più e celebrare l’amore. Invece no. Non per tutti”.
Carmine era ad Eboli e guidando ha notato per strada un uomo che stava picchiando una donna. Nonostante il traffico ha fatto inversione ed ha accostato al margine del marciapiede.
“Tutti guardano, nessuno si ferma, nessuno interviene – prosegue nel racconto -. L’aggressione continua e sempre più violentemente, inizio a correre, arrivo e divido le due persone. Calci e pugni hanno tumefatto il volto della donna, sangue dal naso e mani piene di graffi. All’inizio pensavo fosse un esperimento sociale, ‘vediamo se qualcuno difende la donna’, ma le urla erano troppo vere e non era per nulla uno scherzo”.
Carmine non si perde d’animo e telefona al 112. I Carabinieri arrivano sul posto velocemente, ma l’aggressore si è dileguato vedendoli.
“Non sono riuscito a trattenerlo perché mi stavo accertando delle condizioni della donna – spiega questo inaspettato eroe dei giorni nostri -. Non c’è motivo che tenga ad alzare le mani su una donna, nessun motivo. Ho avuto paura nel fare quello che ho fatto, non sapevo che reazione potesse avere l’uomo e se magari potesse essere armato. Ma non ho esitato nemmeno un momento”.
Il gesto di questo 35enne è da emulare ogniqualvolta si assiste ad episodi di violenza ai danni di una donna o di chi è più fragile, eppure pone tanti interrogativi e punti di riflessione che lo stesso Carmine evidenzia.
“Perché ci scaldiamo, scandalizziamo, indigniamo quando sentiamo queste notizie alla tv, ma quando accadono sotto i nostri occhi non facciamo nulla? – chiede il 35enne che in passato è stato anche un militare dell’Esercito -. Io per primo, nonostante il mio passato, ho avuto paura, ma ho respirato e sono intervenuto, ma possibile che sulla SS18, super trafficata non si sia fermato nessuno oltre a me? Per più di 10 minuti, nonostante fosse chiaro cosa stesse succedendo, tutti mi guardavano e nessuno si è fermato in mio supporto? Cosa devo dedurre? Che se l’uomo avesse avuto la meglio su di me, su quel marciapiede da solo ci sarei rimasto pure io?”.
É scosso Carmine, ma è felice di avere invertito la sua rotta per aiutare quella donna in difficoltà, che in seguito è stata soccorsa dai sanitari del 118 allertati dai militari dell’Arma.
“Buon San Valentino – conclude -. Voi che vi amate per davvero, che avete rispetto dei valori che ci differenziano dagli animali, che avete a cuore il vostro compagno o la vostra compagna, stasera festeggiate anche in nome di chi non può farlo più a causa di un amore malato”.