In questo appuntamento con il Notaio Giuseppina Di Novella trattiamo un argomento di stretta attualità, quello della violenza di genere che spesso nasconde anche una violenza di tipo economico. Come tutelarsi in queste situazioni?
- Notaio, oggi affrontiamo un argomento purtroppo di grande attualità. Si parla spesso di violenza di genere riferita alla violenza fisica sulle donne ma esiste anche un altro tipo di violenza, più subdola ma non per questo meno pericolosa: la violenza economica. Di cosa si tratta?
La violenza economica è una vera e propria forma di abuso nei confronti delle donne che si trovano in una condizione di fragilità economica perché, ad esempio, non svolgono un’attività lavorativa retribuita oppure non posseggono risorse finanziare in genere o non sono sufficientemente informate sui loro diritti. È una forma di violenza poco visibile esternamente rispetto a quella fisica, ma con altrettanti effetti psicologicamente invalidanti rendendo la donna finanziariamente dipendente, ed è purtroppo molto più diffusa di quanto si pensi. Si stima infatti che quasi il 40% delle donne italiane non possiede un conto corrente e la percentuale arriva a toccare il 100% per chi ha un basso livello di scolarizzazione. In queste situazioni “la conoscenza” diventa uno strumento di difesa per possibili soprusi quando l’inconsapevolezza e l’incompetenza spesso vengono sfruttate per compiere prevaricazioni e violenza, non solo fisiche, verso le persone più deboli, in questo caso le donne.
Per questo il Notariato, attraverso convegni, dibattiti e collaborazioni con associazioni locali e centri antiviolenza cerca costantemente di fornire alle donne un bagaglio minimo, ma necessario di conoscenza giuridica che le guidi per affrontare scelte personali ed economiche che possano tutelarle. Dunque “conoscere per proteggersi” non è solo uno slogan, ma uno strumento che permette di evitare all’origine errori e danni che possano protrarsi negli anni, diventando, purtroppo, a volte, fonte di contrasti e dissidi all’interno delle coppie e delle famiglie sfociando, non di rado, anche in forme più o meno gravi di violenza fisica.
- Quali sono gli aspetti principali che occorre valutare nell’ambito dei rapporti matrimoniali?
Tanti e vari sono gli strumenti giuridici a disposizione per operare scelte maggiormente consapevoli. È importante, per esempio, una scelta ponderata nell’ambito dei rapporti matrimoniali tra comunione legale o separazione dei beni, oppure come si sottoscrive un atto di compravendita e a quali aspetti o clausole contrattuali porre attenzione; quali responsabilità, anche penali, sorgono nell’assunzione di determinati ruoli, quali quello di amministratore di una società anche di tipo familiare; o nella sottoscrizione di un contratto di finanziamento e le differenze e conseguenze tra la costituzione di ipoteca e la sottoscrizione di una fideiussione personale.
- Notaio, sempre in tema di tutela e protezione della donna in ambito familiare, che diritti spettano invece al “convivente di fatto”?
In merito ai rapporti di convivenza di fatto, attualmente regolamentati, in primo luogo c’è da dire che è possibile attestarne la sussistenza mediante un’autocertificazione in carta libera, da presentare all’anagrafe del Comune di residenza, nella quale i conviventi dichiarano di vivere nella stessa casa. Il Comune rilascerà un certificato di residenza e un certificato di stato di famiglia. I diritti riconosciuti al convivente di fatto però sono solo alcuni di quelli spettanti al coniuge: ad esempio, in caso di malattia o di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza e di accesso alle informazioni personali presso le strutture ospedaliere; particolare tutela è riservata alla casa di abitazione costituente la comune residenza; in caso di scioglimento della convivenza, qualora si provi di trovarsi in stato di bisogno e non si sia in grado di provvedere al proprio mantenimento, il giudice stabilirà a carico dell’altro ex convivente un assegno alimentare. Un’importante opportunità è offerta dal contratto di convivenza con il quale tutte le coppie possono darsi delle regole nell’ambito dei rapporti patrimoniali.
- In conclusione Notaio, quale consiglio si sente di dare alle donne che ci leggono?
Il consiglio che sento di rivolgere a tutte le donne è quello di informarsi, anche per il tramite degli esperti in materia per capire quali sono gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento a tutela delle loro scelte sia lavorative che personali, perché ritengo fortemente che la conoscenza, l’informazione, lo studio possano offrire un grande contributo alla questione sulla parità di genere e un forte impatto sul senso di libertà della donna.