“Illustrissimo Ministro, come società civile, rifacendoci alla nota del Sindaco Setaro del 17 gennaio 2024 a Lei indirizzata, la invitiamo a prendere in considerazione l’idea di salvaguardare l’intero territorio di Muro Lucano dalle attività fortemente impattanti per l’enorme patrimonio storico-culturale-paesaggistico ed ambientale che esso custodisce”.
Con queste parole inizia la missiva indirizzata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a firma di diverse associazioni di Muro Lucano.
Il sindaco Giovanni Setaro, infatti, nelle scorse settimane aveva indirizzato al ministro un’ulteriore lettera in cui veniva sottolineato perché, ad oggi, non andrebbero prese in considerazione le dichiarazioni con cui nel 1968 il territorio fu dichiarato di “notevole interesse pubblico” con un Decreto ministeriale.
“Un Decreto assolutamente lungimirante per l’epoca e meravigliosamente attuale ancora oggi – afferma il sindaco -. In quell’anno targato 1968 si decise politicamente ed in maniera visionaria di tutelare le bellezze del centro di Muro Lucano tralasciando le zone montane, in quanto all’epoca, era inimmaginabile pensare che un giorno degli ecomostri avrebbero potuto devastare un patrimonio paesaggistico che i nostri stessi padri, invece, vollero tutelare con forza. Come sempre, è doveroso sottolineare che non siamo contrari alle energie alternative, ma è necessario decidere cosa un territorio dovrà essere e Muro Lucano ha scelto da tempo. Ho chiesto al ministro di far tesoro di quella lungimirante scelta politica ed offrire al mio territorio, sulla base di quel precedente storico, un’azione concreta con un nuovo Decreto ministeriale che estenda l’antica volontà dei nostri antenati e di questa nuova generazione di tutelare l’intero territorio fino ai suoi confini. Un patrimonio che va difeso per continuare serenamente e proficuamente a programmare, progettare e realizzare quel percorso di valorizzazione del territorio coniugabile con quel ‘Turismo Compatibile e Culturale’, unico e reale attrattore capace di restituire sviluppo e benessere alle nostre già fin troppo martoriate aree interne della Regione Basilicata”.
E proprio alla missiva del sindaco segue quella delle associazioni territoriali che affermano: “Siamo fortemente a sostegno delle energie cosiddette ‘Green’, purché esse rispettino la natura, le vocazioni, il paesaggio, le peculiarità e le risorse dei luoghi. Nell’assenza di programmazione da parte della Regione Basilicata, relativamente alle aree idonee e non idonee per installare gli impianti eolici, siamo non senza ragione preoccupati che l’intero patrimonio di Muro Lucano possa essere compromesso, come già peraltro è avvenuto in numerose altre aree di notevole pregio della nostra Regione. Robert Mallet, durante il suo viaggio in Basilicata, definì il tratto appenninico di nord-ovest (in foto) ‘ineguagliabile per selvaggia grandezza e bellezza naturale’. E questo ha continuato ad essere la nostra regione, terra di unicità geologiche e anche storico-archeologiche costellata di geositi, aree protette e siti archeologici immersi ancora in un paesaggio dal sapore antico; la Basilicata è uno sterminato affaccio di arte e natura. Non si esime dal prestare i suoi territori alla politiche ecologiche connesse alla transizione ecologica, ma ne rivendica una misura. Nella fattispecie Muro Lucano, come riportato nella lettera del Sindaco Setaro, mediante Decreto del ministro della Pubblica Istruzione fu dichiarato nel 1968 ‘luogo di notevole interesse pubblico’. Nel 2012 con Decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Muro Lucano ha ottenuto il riconoscimento di ‘Città’ per la rilevanza della sua storia e i beni del patrimonio culturale e paesaggistico. Muro Lucano è stato identificato con la locuzione ‘Atene della Lucania’ per la spiccata qualità dei resti archeologici ed è annoverato tra i 100 paesi più belli d’Italia. Al paesaggio mozzafiato del borgo arroccato, che colpisce unanimemente i visitatori, si aggiunge la suggestione di un luogo sacrale avendo dato i natali a San Gerardo Maiella, Patrono della Basilicata. Il centro medioevale è sovrastato da un’imponente maniero che ha visto nel 1382 l’assassinio, preceduto da una lunga prigionia, della Regina di Napoli, Giovanna I D’Angiò”.
Numerosissime sono le antiche chiese ricche di pregevoli opere d’ arte e i palazzi signorili; presso l’antico seminario vescovile, dove si tramanda abbia studiato Pierfrancesco Orsini e futuro Papa Benedetto XIII, sorge il Museo Archeologico Nazionale che lo stesso ministro ha potuto ammirare e sostenere nella sua attività di divulgazione della storia e della cultura dell’intera area nord della Regione. Il comune di Muro Lucano ospita ancora un importante sito archeologico a valle del paese, la Città di Numistrum che durante la Seconda Guerra Punica, nel 210 a.C., fu protagonista della battaglia tra Annibale e il console romano Claudio Marcello; vi si aggiungono poi numerosi siti archeologici nelle varie contrade del territorio comunale.
“Notevole – proseguono ancora le associazioni – è la presenza di opere di architettura industriale e di ingegneria idraulica risalenti all’inizio del ‘900: il ponte del Pianello che congiunge due ripide pareti calcaree e che sovrasta un antico ponte romanico perfettamente conservato e resti di mulini ad acqua e relative vasche che si districano lungo l’antico e suggestivo Sentiero delle Ripe già SIC e luogo del cuore FAI; il lago artificiale Nitti; la Diga ad arco semplice in calcestruzzo, la prima costruita in tutta l’Italia Meridionale; la Centrale idroelettrica, segnalata nella lista rossa di Italia Nostra, beni da salvare; la torre idrometrica. Le peculiarità del territorio di Muro Lucano hanno consentito la recente istituzione di due importanti siti di interesse comunitario che si aggiungono ad uno storico sito tipo ‘C’, ZSC e ZPS, Monte Paratiello di oltre 1400 metri di altitudine a confine con la provincia di Salerno e con i Monti Ogna, Eremita e Marzano rientranti nella Riserva Regionale ‘Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita-Marzano’. Territorio, quello di Muro Lucano, a ridosso anche del Parco Regionale del Vulture e poco distante dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, eccellente corridoio ecologico per specie migratorie, spesso uniche e rare. Da circa sei anni nidifica costantemente la rara cicogna nera, specie che il rapporto Alula 2023 conta di una consistenza di sole 42 coppie su tutto il territorio nazionale. Censito anche un popoloso roost di nibbi reali; inoltre, la zona a ridosso di Monte Raitiello è storicamente area di caccia per l’aquila reale, il cui ultimo avvistamento risale a luglio 2023. I Monti di Muro Lucano sono ricchi di storia e cultura contadina, oltre ad ospitare un’enorme faggeta secolare; i pianori sono dedicati alla pastorizia di ovini e caprini, con una concentrazione di capi tra le più alte in Italia e relativa produzione di carni pregiate e derivati del latte; a beneficiare dei pascoli ricchi di biodiversità sono anche allevamenti di mucche podoliche e cavalli in stato semibrado. Nei terreni dei monti di Muro Lucano si produce una patata dalle caratteristiche organolettiche uniche, oggetto di investimento di molti produttori locali con il sostegno dell’Amministrazione comunale che ha istituito un marchio Deco: ‘la patata di montagna di Muro Lucano'”.
Tra l’altro i monti in questione ospitano anche un enorme acquifero carsico, uno dei pochi della regione e di tutta la penisola. Per definizione gli acquiferi carsici sono fragilissimi: piccoli scuotimenti, perforazioni, ruscellamenti di inquinanti potrebbero compromettere per sempre queste importanti riserve di acqua che per millenni sono stati protetti nel cuore delle montagne. L’intero tratto appenninico, di cui parte è interessato da richieste di installazione di impianti eolici, è zona di ricarica dell’acquifero dei Monti di Muro Lucano-Marzano-Ogna-Contursi Terme che eroga 3000 litri di acqua al secondo e alimenta le sorgenti termali di Contursi Terme. Sono visitabili, con attrezzature adeguate, due ingressi dell’acquifero che si districano per chilometri in spettacolari grotte, dove poter ammirare stalattiti e stalagmiti note come “I Vucculi”.
“Durante la fase di cantiere per la realizzazione dell’impianto eolico ‘Monte Raitiello’ e successiva dismissione – proseguono – ricadente nell’area di ricarica dell’acquifero, la proponente dichiara che si prevedranno interferenze con il deflusso idrico profondo, per effetto della realizzazione delle opere di fondazione. Il MIBACT_SBAP-BAS con nota n. 1726-A del 6 marzo 2019, con la quale veniva rilasciato parere contrario alla proroga di validità del provvedimento di VIA regionale, relativamente al progetto autorizzato con DGR n.1415 del 23 ottobre 2012 emanato dalla Regione Basilicata, evidenziava che il progetto si inserisce in un’area dall’elevato potenziale archeologico, il comprensorio del territorio di Muro Lucano rappresentato da aree archeologiche vincolate e da altri numerosissimi siti noti in letteratura che testimoniano una fitta frequentazione dell’area dalla preistoria al medioevo senza soluzione di continuità. La realizzazione del suddetto impianto, e di ulteriori impianti di rinnovabili, potrebbe rappresentare un rischio notevole per la conservazione di un patrimonio archeologico diffuso e dei valori paesaggistici consistenti”.
“Persuasi del suo interesse – concludono – per il nostro territorio e della sua attenzione nelle dinamiche di sfruttamento del territorio, in evidente conflittualità con il Patrimonio che il suo Ministero difende, tutela e valorizza; altrettanto convinti che la percezione del Paesaggio da parte dei suoi abitanti, in accordo da quanto già ampiamente definito nella convenzione di Faro, sia nei suoi interessi precipui; sicuri che di questa breve nota è stata intesa la migliore intenzione di tutelare e tramandare alle generazioni future le ricchezze che il territorio di Muro Lucano custodisce da secoli; più che certi che le nostre autenticità meritino di essere tutelate da un Piano Paesaggistico, ai sensi del codice Urbani del 2004, per troppi anni bloccato negli uffici regionali, chiediamo un suo intervento e la salutiamo cordialmente”.
La lettera indirizzata al ministro Sangiuliano è firmata da:
- Associazione Un Muro D’Amare – Muro Lucano –
- Associazione UNITRE sezione di Muro Lucano
- Avis Muro Lucano – Castelgrande
- Fidas Sezione di Muro Lucano
- U.N.I.T.A.L.S.I. Sottosezione di Muro Lucano
- Centro Culturale Franco-Italiano – Muro Lucano –
- Associazione Muro in Vita
- ASD Muro Volley
- Associazione Porki’s
- Tennis Club Muro Lucano
- Associazione murese di volontariato San Gerardo Maiella
- C.I.F. Muro Lucano
- Pro Loco Murese
- Associazione “Il Ponte” Muro Lucano
- Associazione Mus.Amb.A – Muro Lucano –
- Associazione “Donne e Storie” – Muro Lucano –
- Amici di Monte Li Foj
- Associazione EHPA Grottole
- Associazione EHPA Oppido Lucano
- LIPU Basilicata
- Italia Nostra regione Basilicata
- Italia Nostra Sezione di Salerno
- Italia Nostra Sezione Vulture Alto-Bradano
- Italia Nostra APS Sezione Senisese
- Italia Nostra Sezione Rabatana Tursi
- Unpli Basilicata
- Associazione Paesaggi Meridiani
- Comitato Ruoti Terra Nostra
- Comitato Balvano Libera
- Associazione Basilicata Sport & Adventure
- Comitato Cittadino Piani del Mattino e zone limitrofe
- WWF Potenza e Aree Interne