Una storia a lieto fine quella che ha come protagonista un uomo che, mentre era alla guida della propria auto, è stato colto da un malore quando stava rientrando, insieme alla sua famiglia, da Santa Maria del Cedro, nella sua abitazione a Scalea.
L’uomo accusando un forte dolore al petto ha cercato di accostare l’auto a ridosso della carreggiata mentre la moglie è scesa per chiedere aiuto ai passanti. Sulla strada stava passando una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Scalea che prontamente si è fermata per prestare soccorso.
I Carabinieri hanno capito che si trattava di un infarto, quindi hanno estratto l’uomo dall’abitacolo e hanno iniziato immediatamente a praticare il massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza. Tra i coraggiosi militari intervenuti c’è Gianni Caggiano, un 40enne originario di Caggiano che presta servizio nella Stazione di Scalea. Con la prontezza che lo contraddistingue, Gianni, ad agosto, ha salvato la vita al viaggiatore.
In segno di ringraziamento l’uomo ha inviato una lettera al Generale Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. Nella lettera l’uomo racconta i fatti accaduti e spiega che l’intervento dei due Carabinieri, coadiuvati successivamente da un medico che si è trovato lungo la strada, gli ha salvato la vita, poiché l’ambulanza ha impiegato circa 30 minuti per raggiungerlo visto il traffico e i tanti turisti che affollavano le strade calabresi ad agosto.
L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso di Belvedere Marittimo per poi essere immediatamente trasferito all’ospedale di Cosenza e sottoposto a un intervento d’urgenza al cuore. “Oggi posso dire che solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri e del medico sono qui a raccontarvi tutto ciò – si legge nella missiva – Voglio esprimere la mia sincera gratitudine e riconoscenza all’Arma dei Carabinieri che è sempre al fianco di noi cittadini in ogni difficoltà sia contro i criminali ma anche al servizio della gente comune, ma il mio ringraziamento particolare va ai due angeli Carabinieri che con il loro gesto eroico mi hanno dato una seconda vita”.