Nell’ambito di un’operazione svolta dalla Guardia di Finanza e dall’Ufficio delle Dogane di Salerno nei giorni scorsi sono stati sequestrati oltre 110.000 profumi sospettati di violare i diritti di proprietà intellettuali di noti marchi di moda in quanto aventi forma, segni e design analoghi agli originali. L’attività scaturisce dall’attenta analisi dei rischi effettuata dalle Fiamme Gialle del Gruppo Salerno e dalla locale Agenzia delle Dogane e Monopoli sulla documentazione commerciale delle merci in import da Paesi extracomunitari e destinate al porto commerciale salernitano.
Tale fase preliminare ha permesso di individuare nel corso di alcune settimane tre diversi container provenienti dall’India e destinati ad una società di distribuzione del Napoletano, contenenti profumi e prodotti di bellezza.
Durante la fase ispettiva e a seguito di interlocuzioni intercorse con i legittimi titolari dei diritti di proprietà intellettuale, i Finanzieri e i funzionari doganali hanno riscontrato la presenza nelle tre spedizioni di diversi profumi riproducenti, nel design e nella forma, noti e caratteristici prodotti di importanti marchi appartenenti alle case di moda Jean Paul Gaultier, Dolce&Gabbana, Carolina Herrera e Paco Rabanne. Le stesse tipologie di prodotti contraffatti sono state poi scoperte nel corso delle attività di polizia giudiziaria anche all’interno del magazzino della società a Palma Campania (Napoli), facenti parte di precedenti importazioni e già pronti per la distribuzione in tutto il territorio dell’Unione Europea.
Dopo l’ingente sequestro il responsabile della società coinvolta è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Nola per importazione e commercio di prodotti ritraenti marchi contraffatti, tali da indurre il consumatore medio in errore. La sua responsabilità penale sarà eventualmente dichiarata solo all’esito del relativo procedimento giudiziario e soltanto in presenza di una sentenza definitiva di condanna.
L’intervento, che ha consentito di ritirare dal mercato un rilevante quantitativo di merce contraffatta, testimonia la consolidata sinergia, evidenziata anche dal recente protocollo d’intesa, tra l’Agenzia delle Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza. Amministrazioni che, pur con diverse competenze, sono storicamente affiancate negli spazi doganali in un impegno incessante e comune che si rivolge, oltre che alla tutela degli interessi finanziari dello Stato, anche alla repressione delle condotte commerciali ingannevoli, pericolosi fenomeni distorsivi della concorrenza, riguardanti in particolare la vendita di beni contraffatti per la tutela dei diritti industriali e del corretto funzionamento del mercato.