Dopo l’incontro di questa mattina presso la Sala Cultura della Banca Monte Pruno, oggi pomeriggio è proseguito nella Certosa di Padula il dibattito pubblico sulla futura linea ferroviaria dell’Alta Velocità che attraverserà il Vallo di Diano e che prevede la realizzazione di una stazione nel territorio comunale di Padula.
L’appuntamento, dal titolo “Il Vallo di Diano inserito nella rete europea dei collegamenti AV”, ha avuto lo scopo di presentare il progetto della nuova infrastruttura, con particolare attenzione alla tratta che percorre il comprensorio a sud di Battipaglia e Romagnano. Il dibattito pubblico serve a costruire una visione d’insieme e una panoramica iniziale e complessiva del progetto per l’AV Salerno – Reggio Calabria, illustrando alle comunità interessate gli obiettivi, comunitari, nazionali e locali, sottesi all’intervento, le alternative di tracciato considerate per lo svolgimento della linea, i benefici attesi, sia economici che turistici e ambientali, e i costi di investimento.
Al tavolo dei lavori, coordinato da Roberto Zucchetti di RFI, presenti la sindaca di Padula Michela Cimino e i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e Italferr. Tra il pubblico diversi Sindaci e amministratori del territorio oltre a imprenditori, tecnici e cittadini, al presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Francesco Cavallone e al consigliere regionale Corrado Matera. Il progetto del Lotto 1B Romagnano-Buonabitacolo, che comprende anche la Stazione del Vallo di Diano, è stato presentato dall’ing. Marco Marchese, Responsabile della Direzione investimenti Calabria e Sicilia di RFI, insieme agli altri tecnici, prima di dare vita al dibattito e alla fase di ascolto delle personalità amministrative e della cittadinanza del posto.
Buccino, Auletta, Caggiano, Polla, Atena Lucana, Sala Consilina, Sassano e Padula sono i territori attraversati dalla tratta presentata nell’incontro odierno. Il lungo viadotto, cioè la nuova linea AV, dopo la galleria naturale tra Buccino e Caggiano parte da Polla e si posiziona parallelamente al Tanagro, consentendo una trasparenza visiva e di scavalcare la viabilità presente e gli impianti idraulici. Nel territorio di Sala Consilina il tracciato del lungo viadotto si allontana dal fiume e si avvicina all’A2 per poi giungere nel territorio di Padula. Qui sorgerà la tanto attesa Stazione AV del Vallo di Diano che sarà collegata ad una nuova rotatoria in prossimità dello svincolo dell’A2 Padula-Buonabitacolo. In parte del territorio valdianese scorreranno, inoltre, anche alcuni km del Lotto 1C che conduce a Praia.
Tra i primi interventi giunti dal pubblico quello del consigliere comunale ed ex sindaco di Lagonegro Maria Di Lascio che ha posto l’accento sulla necessità di ripristinare il tratto ferroviario Padula-Lagonegro attraverso una “metropolitana di superficie” che colleghi la Stazione AV a quella di Lagonegro. Sulla stessa necessità ha puntato l’attenzione il primo cittadino lagonegrese Salvatore Falabella.
“Rappresentiamo come territorio la soluzione migliore. Parliamo da anni di Città Vallo, questa è l’occasione lauta per superare i campanilismi che non servono a nessuno e puntare a un soggetto unico, dando il nome Vallo di Diano a questa Stazione” ha affermato il sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio, smorzando ogni polemica territoriale e invitando gli amministratori a pianificare eventuali servizi ai viaggiatori e al personale di RFI che lavorerà in zona.
Un monito agli amministratori è giunto dal giovane attivista Francesco Ferrigno: “Auspico che si creino tavoli di consulenza e tutela per i concittadini, non solo rispetto alle opere di RFI, ma anche successivamente. Domani qualcuno verrà a bussare alla porta di chi ha terreni limitrofi alle infrastrutture e bisognerà ragionare insieme. Inoltre spero vivamente che il nome della Stazione sia Padula-Vallo di Diano, per puntare su ciò che abbiamo, il nostro Grande Attrattore”.
È intervenuto al dibattito anche Giacomo Rosa, presidente Svimar, associazione che promuove il Sud e le aree interne, il quale ha chiesto maggiore sensibilità per i territori limitrofi della Basilicata, i quali rischiano di restare fuori dai collegamenti se non venisse realizzata la ormai nota bretella Potenza-Tito-Auletta e se non venisse ripristinata la vecchia Sicignano-Lagonegro.
Ritorna anche il discorso relativo alla centralità della Stazione a Sala Consilina invece che a Padula e a farsene portavoce è stato Lorenzo Pace dell’associazione “Noi per Sala”, il quale ha presentato ad RFI un documento con osservazioni a riguardo. Di avviso contrario l’assessore comunale salese Luigi Giordano: “È poco opportuno ritornare su questa questione, perché se è stata scelta Padula a noi non interessa. Ci interessa che venga fatta la Stazione. Inoltre è importante far capire al Cilento di emancipare i nostri territori e dare vita alla famosa strada Atena Lucana-Vallo della Lucania per collegare l’hub dell’AV che sorgerà nel Vallo di Diano alle coste cilentane”.
È tornata sul tavolo anche l’alternativa cilentana esclusa in favore del Vallo di Diano, la Ogliastro-Sapri. L’ing. Luca Lombardi ha, non senza tono polemico, affermato: “Nel progetto presentato non c’è corrispondenza con il territorio, non c’è traccia delle montagne, non si tiene conto del fatto che con l’alternativa di Ogliastro si sarebbe potuto ovviare alla frana di Pisciotta”. Come spiegato dai tecnici, però, grazie all’Analisi Multicriteria è stata approfondita nel miglior modo possibile l’ottimizzazione del tracciato, prendendo in esame diversi e numerosi parametri che hanno valutato come migliore l’alternativa di cui oggi si sta discutendo.
Ricordiamo che il progetto del Lotto 1B Romagnano-Buonabitacolo è in fase di approvazione a cui seguiranno la Conferenza dei Servizi e la chiusura dell’iter approvativo entro il primo semestre del 2024. I tempi di realizzazione dell’opera sono di circa 7 anni (2030/2032 dovrebbe essere il periodo indicativo per la conclusione dei lavori fino a Praia); il costo attuale ammonta a 8 miliardi di euro, finanziati all’80% dal Contratto di Programma stipulato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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