Ha preso il via il dibattito pubblico sulla stazione dell’Alta Velocità prevista a Buonabitacolo, nell’area che ricade nel territorio del Comune di Padula, questa mattina nella Sala Cultura della Banca Monte Pruno a Sant’Arsenio. Tema dell’incontro è stata l’ “Analisi tecnica del tracciato all’interno del Vallo di Diano” che ha consentito ai sindaci presenti di sollevare delle criticità soprattutto rispetto alle aree di cantiere che ricadono nei territori da loro amministrati.
Lo scopo della mattinata è stato la presentazione nel dettaglio degli aspetti tecnici del tracciato lungo tutto il Vallo di Diano, al fine di individuare le criticità presenti e valutare possibili soluzioni alternative, con particolare riguardo alla gestione dei cantieri.
I sindaci di Buonabitacolo, Polla insieme al vicesindaco, Atena Lucana, Sala Consilina, Caggiano, Montesano sulla Marcellana, Padula, Casalbuono e alcuni esponenti del Comune di Potenza hanno confermato la gioia di ospitare un’infrastruttura così importante, ma hanno voluto sottolineare alcuni aspetti che potrebbero inficiare la mobilità attuale e il consueto vivere.
Il vicedirettore della Banca Monte Pruno Cono Federico ha colto l’occasione, dopo i saluti iniziali, per esortare i presenti: “Non perdiamo questa occasione. I soldi ci sono e riusciremo anche noi a vederla, oltre ai nostri figli “.
L’opera che interesserà il Vallo di Diano è stata definita dai tecnici di Italferr che stanno concretamente redigendo e adeguando il progetto “un cambiamento radicale anche per chi risiede in questo territorio non solo per i turisti.” E ancora “un’opera che porterà benefici e anche inevitabilmente problemi”.
“Questa è l’occasione per ascoltare i territori. Il progetto è in iter approvativo”, affermano da Rfi.
I problemi sollevati dagli amministratori riguardano soprattutto l’interferenza del tracciato dell’Alta Velocità con la viabilità ordinaria. E’ stato il fulcro dell’intervento di Luigi Vertucci, primo cittadino di Atena Lucana, che ha voluto anche rimarcare il perché non siano state prese in considerazione Atena Lucana né Sala Consilina per ospitare la stazione. Inoltre il primo cittadino si chiedeva come mai Rfi avesse preso in considerazione 27mila metri quadrati, vicini al centro abitato di Atena Lucana, per un intervento non ben definito. La risposta non è mancata, anzi i tecnici hanno affermato che lì sorgerà la sottostazione elettrica Terna, che garantirà la fornitura elettrica all’infrastruttura.
Il sindaco di Polla Massimo Loviso, così come quello di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, si sono soffermati sull’incidenza che l’area cantiere potrebbe avere sulla normale movimentazione dei mezzi e del lavoro in generale di quelle industrie che già sono attive sul territorio.
“A Polla esiste una forte realtà imprenditoriale – sottolinea Loviso – Infatti, abbiamo previsto un ulteriore ampliamento della zona industriale, però il tracciato del treno va a lambire questa espansione prevista. Il tracciato esce in contrada Madonna di Loreto: ciò rappresenta una problematicità“.
Stessa obiezione sollevata anche da Rinaldi, che amministra un comune confinante a 500 metri con il territorio della fermata dell’Alta Velocità. “Da noi sono 30 gli ettari destinati ad aree di cantiere, quindi vorremmo capire se le aziende lì presenti potranno ancora lavorare in quei luoghi. La delocalizzazione sarebbe un fallimento”. Inoltre Rinaldi si è fatto portavoce di 19 comuni della Basilicata i quali chiedono con forza il ripristino, attraverso Anas, della ex S.S.103 che consentirebbe loro di raggiungere la fermata AV in 5 minuti.
Il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Francesco Cavallone, ha voluto precisare di “tenere in considerazione tutte le richieste fatte dal comprensorio, anche se si procederà alla realizzazione del progetto con appalto integrato”.
Un altro problema rilevato è la carenza di un piano di gestione delle aree pubbliche che saranno interessate dai cantieri, così come una impropria gestione delle aree agricole previste invece come aree di supporto ai lavori. A queste sollecitazioni i tecnici hanno mostrato ampia disponibilità a definire insieme ai sindaci un piano di proposte e di azioni. Si muove già in questa direzione il sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, che ha illustrato una serie di servizi che offrirebbe ai viaggiatori.
Un breve focus è stato fatto anche per la questione merci, ovvero la mobilità delle merci su rotaie, pensando che il tracciato previsto vada ad escluderle.
Anna Maria Curcio, in rappresentanza di 28 aziende del Vallo di Diano, ha incentrato il suo intervento proprio sulla questione merci, ovvero al suo smistamento, all’interconnessione e quindi sviluppo economico conseguente.
“I vostri suggerimenti entreranno come prescrizioni, quindi vogliamo capire quali sono i bisogni – afferma il Presidente della Conferenza dei Servizi –. Per quanto riguarda la questione corridoio merci: Rfi è un soggetto attuatore del Ministero dei Trasporti che dà anche indirizzi di carattere strategico. A questo proposito, le merci si muoveranno da Gioia Tauro a Paola, poi entreranno in galleria e risaliranno lungo la Adriatica. Questo è un progetto rivolto maggiormente ai passeggeri più che ai treni merci, altrimenti non ci sarebbe stata la stazione, ma solo il passaggio del treno. La ricetta dell’Alta Velocità non è unica in termini di tempo di percorrenza. Parliamo di servizi invece”.
Ha contribuito al dibattito pubblico anche Marco Trotta, vice presidente di Svimar, secondo cui “manca la visione di uno sviluppo del Mezzogiorno in questo progetto. Non si creerebbe un bacino di collegamento delle aree produttive, ovvero da Potenza al Vallo di Diano. Due criticità nel tratto di Contursi e Battipaglia, dove, a causa della pendenza, si preclude la possibilità di far passare i treni merce”.
Presenti, inoltre, alcuni amministratori del Comune di Potenza e Rocco Panetta.