E’ arrivato il via libera definitivo e all’unanimità dall’Aula del Senato al disegno di legge sull’oblio oncologico. Il provvedimento, già passato alla Camera, è stato approvato con 139 voti favorevoli. Si tratta di disposizioni in materia di diritto all’oblio delle persone che sono state affette da patologie oncologiche per prevenire le discriminazioni e tutelarne i diritti.
Il testo unificato sull’oblio oncologico prevede nei casi di procedure per l’adozione, richiesta di mutui e pratiche bancarie e assicurazioni, così come nelle procedure concorsuali, non sia ammessa la richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute relativamente a patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta.
Un grande applauso ha seguito l’approvazione del disegno di legge, che consente a chi ha sofferto di cancro di non essere più escluso da certi servizi.
I dati raccontano che in Europa vivono dai 300 ai 500mila individui guariti da un tumore che li aveva colpiti in età pediatrica, di cui circa 50mila in Italia, con un’età media di 25-29 anni. Alla guarigione dal loro tumore, però, non sempre è corrisposta, prima di questa legge, la possibilità di vivere una vita con le stesse opportunità sociali dei loro coetanei.
Il provvedimento, in sostanza, mira a favorire un reinserimento più rapido dei giovani guariti nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Oggi, infatti, grazie al miglioramento del percorso di diagnosi e cura sempre più bambini e adolescenti con patologia oncologica possono guarire, una proporzione che cresce di circa il 3% ogni anno, con percentuali di guarigione in media dell’80% e di oltre il 90% nel caso di specifici tumori.
La legge sul diritto all’oblio oncologico, dunque, li solleverà dall’obbligo di fornire informazioni e subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica per poter ottenere mutui, stipulare assicurazioni sulla vita, accedere al lavoro e alle procedure concorsuali o adottare un figlio. Un obbligo che, fino ad oggi, ha limitato fortemente o impedito la possibilità di ottenere quanto richiesto.
Estrema soddisfazione è stata espressa dalle associazioni che nel tempo hanno combattuto per annullare le discriminazioni. Ricordiamo che anche il Capogruppo di Italia Viva, Tommaso Pellegrino, aveva presentato la proposta di legge in Consiglio regionale della Campania.
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