Il 4 dicembre del 306 Santa Barbara morì martire, torturata secondo la leggenda con il fuoco. Da allora protegge i Vigili del Fuoco, la Marina Militare, i pirotecnici, i minatori e gli artiglieri. Ieri sera a Sala Consilina è stata festeggiata, come ogni anno, dai caschi rossi del locale Distaccamento insieme alla Parrocchia della Santissima Trinità.
La Santa Messa si è tenuta nella struttura Puglia, che ospita momentaneamente i fedeli per lavori di ristrutturazione nella chiesa parrocchiale, ed è stata celebrata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Padre Antonio De Luca. A concelebrare c’erano don Gabriele Petroccelli e don Luciano Laperuta.
Presenti i Capi Reparto Eugenio Siena e Alessandro Morello, i Capisquadra Bruno Mangieri e Massimo Avossa, i vigili del Distaccamento valdianese, rappresentanti del Comando Provinciale di Salerno e del Distaccamento di Lauria, il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, gli agenti della Polizia Locale, i componenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Bellosguardo e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
“Un tributo di gratitudine ai Vigili del Fuoco per il soccorso dato alle nostre comunità e nella preghiera vi affidiamo all’intercessione di Santa Barbara – ha affermato il Vescovo De Luca -. Era una giovane martire che quando si rese conto che non poteva assecondare le esigenze di un calcolo familiare rispetto alla sua libertà di fede si lasciò portare al martirio. Scelse la libertà di amare Dio. Il martire è sempre una persona libera che non soccombe sotto il peso del condizionamento. Santa Barbara viene invocata nei momenti più tragici e rischiosi, oggi questa fanciulla è l’emblema di chi è capace di vigilare“.
Al termine della celebrazione eucaristica il Capo Reparto Alessandro Morello, come da tradizione, ha letto la “Preghiera del Vigile del Fuoco”. Immancabilmente un pensiero commosso è andato a suo fratello Luigi, indimenticato Capo Distaccamento che ha perso la vita a causa del Covid e che era particolarmente devoto alla Santa Patrona del Corpo. Presenti per l’occasione anche i familiari del compianto vigile del fuoco e tutti i colleghi che hanno fatto parte della sua squadra. Prima della Messa, infatti, Massimo Avossa, Gianpaolo Vitolo, Pasquale Vittore, Fausto Filodoro e Salvatore Malaspina si sono riuniti in caserma per ricordare insieme l’amato Luigi Morello.
Ringraziamenti sono giunti da parte del Capo Reparto Siena e del sindaco Cavallone. Inoltre è intervenuto il Dirigente Antonio Di Peso in rappresentanza del Comando Provinciale di Salerno. “Mi preme in questa occasione ricordare il caro Luigi, una persona perbene – ha dichiarato Di Peso -. Grazie ai colleghi che si adoperano su questo territorio dove abbiamo già effettuato 700 interventi quest’anno. Grazie al coordinamento che esiste tra Eugenio Siena e Alessandro Morello, uniti da una forte amicizia. E grazie a voi per il bene che volete ai Vigili del Fuoco“.
Al termine della celebrazione si sono svolti la tradizionale processione della Statua sui mezzi di soccorso dei caschi rossi e lo spettacolo pirotecnico a cura della famiglia Pepe.
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