Approvata in Giunta regionale della Basilicata la finalizzazione di risorse pari a circa 655mila euro per la realizzazione del Pronto Soccorso Ostetrico presso l’ospedale San Carlo di Potenza.
E’ quanto comunicato dell’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, il quale ha spiegato che “l’intervento di realizzazione di un Pronto Soccorso Ostetrico, rispondente agli obiettivi previsti nell’intesa Stato-Regioni, oltre a favorire l’innalzamento della qualità del sistema, si inserisce nel complessivo ammodernamento tecnologico nell’ambito della più generale riqualificazione della rete ospedaliera lucana. Con questo provvedimento si prosegue con convinzione lungo il cammino intrapreso dall’avvio del mandato, nell’ottica del miglioramento della salute dei cittadini e del conseguimento di uno standard uniformemente elevato di assistenza ospedaliera favorendo l’efficienza, l’efficacia e l’umanizzazione nell’organizzazione dei servizi ospedalieri e sanitari. Un intervento che risulta necessario anche per l’espletamento con tempistiche ridotte delle prestazioni sanitarie in ambito ostetrico e ginecologico, nonché una ulteriore attenzione sul tema dell’assistenza alla maternità e alla nascita in Basilicata”.
Il Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza Giuseppe Spera ha sottolineato l’importanza dell’intervento “per i vantaggi legati ad una maggiore tempestività che potrà essere riservata alla complessa gestione delle fasi della gravidanza fino al parto assicurando un elevato standard qualitativo e maggiore attenzione alla mamma e al bambino. Il Pronto Soccorso Ostetrico potrà prevedere anche l’osservazione breve ostetrica che si pone come obiettivo l’osservazione longitudinale del paziente in modo da garantire un adeguato approfondimento diagnostico-terapeutico e quindi una maggiore sicurezza dell’assistenza erogata. Essa si configura come un insieme di prestazioni diagnostiche e terapeutiche che hanno come finalità un rapido inquadramento clinico del paziente e presuppone un’alta intensità di cure in termini di impegno di personale ed accertamenti strumentali utilizzati in forma concentrata nel tempo”.