Le emorroidi sono cuscinetti posizionati al centro del canale anale. Sono costituite da tessuto connettivo molto vascolarizzato e collagene, attraversate da fibre elastiche e hanno la funzione di mantenere la continenza fecale e di proteggere lo sfintere anale durante il passaggio delle feci.
Si parla di malattia emorroidaria quando queste vene si ipertrofizzano, cioè si gonfiano, e cominciano a fuoriuscire dando luogo a sintomi fastidiosi come sanguinamento e dolore. Bisogna ricordare che la malattia emorroidaria non è una patologia delle sole vene ma è dovuta anche alla degenerazione dei tessuti connettivi, che per ragioni ereditarie o acquisite fanno perdere il sostegno ai cuscinetti venosi, determinandone la fuoriuscita e cioè il prolasso. Le emorroidi possono essere suddivise, in relazione alla loro posizione, in interne, non visibili ad occhio nudo e normalmente indolori, ed esterne, visibili e fastidiose. Le emorroidi sono un fastidio molto diffuso che colpisce circa i due terzi della popolazione mondiale, di solito uomini di età compresa tra i 45 e i 65 anni.
Anche se le cause scatenanti sono tuttora incerte è semplice identificare i fattori di rischio e gli elementi aggravanti: predisposizione e familiarità, sforzi eccessivi, cattiva alimentazione, alcool, stipsi, obesità, sedentarismo e tipologia di lavoro (coloro che sono costretti a lunghi periodi in posizione seduta o che fanno sforzi eccessivi sono più a rischio). Le emorroidi possono comparire nella donna durante la gravidanza, dovute alle alterazioni ormonali e dalla pressione esercitata dal feto oppure dopo il parto a causa della pressione intraddominale generata dallo sforzo.
La scelta del trattamento più adeguato è strettamente correlata al grado di gravità della malattia. Al paziente che si trova in uno stadio iniziale basterà modificare lo stile di vita con alimentazione ricca di fibre (la dieta mediterranea), attività fisica quotidiana, abbondante assunzione di acqua.
Se alimentazione corretta e stile di vita sano non sono sufficienti, è possibile ricorrere a prodotti specifici che possono venire in soccorso contro questo disturbo sia nella forma acuta che in quella cronica e possono aiutare anche a combattere la causa di questo problema che rimane lo sfaldamento del tessuto connettivo. In questo caso un farmacista esperto di medicina naturale ti può aiutare.
Infatti per le forme acute, cioè la vera e propria crisi emorroidaria, sono efficaci piante come il meliloto, l’ippocastano e la vite rossa sempre però in dosaggi adeguati e per il giusto periodo di tempo. Per le forme recidivanti andranno utilizzati altri rimedi omeopatici perché, per dirla in breve, la malattia di un soggetto che abusa di cibo e di alcool è diversa da quella di un soggetto iperteso ed i rimedi da assumere saranno diversi. E facendo così comunque non curiamo la causa del problema che è dovuta al prolasso del tessuto connettivo. Sappi che comunque esiste un rimedio anche per questo.
Come vedi ci sono diverse angolazioni da considerare nella malattia delle emorroidi e non c’è una sola soluzione ma ne esistono diverse e specifiche. Solo un farmacista esperto in medicina naturale può indicarti la tua soluzione specifica.