Triste ritrovamento oggi lungo il litorale di Capaccio Paestum, quasi al confine con Agropoli. Sul ciglio della strada, infatti, è stata trovata una lontra priva di vita.
Si tratta di un esemplare femmina, dal peso di oltre 10 chilogrammi, probabilmente morta investita da un’auto. La lontra è stata presa in carico dall’Associazione “Genesi dell’Ambiente” che domani consegnerà l’esemplare all’Asl per tutti gli accertamenti necessari.
“Ritrovare un esemplare di lontra, seppur spiacevolmente senza vita, ci potrà dare importantissime informazioni – spiega Gerardo Scotti di ‘Genesi dell’Ambiente’ -. Riusciamo così ad ottenere anche preziosi dettagli che a volte non arrivano in un anno di lavoro”.
Si tenterà, infatti, di capire se l’animale sia arrivato risalendo dalla costa oppure da un tragitto più lungo.
“E’ una grave perdita quella di oggi – prosegue Scotti -. Nonostante questo, però, posso affermare che la lontra sceglie posti in cui trova un habitat salubre, per cui deve essere anche motivo di orgoglio. Sperando che il tempo continui ad essere favorevole, almeno fino ai prossimi giorni, stiamo lavorando per risalire alle sue tracce, nel tentativo di capire quale sia stato il suo percorso e se ci sono altri esemplari”.
L’associazione, inoltre, opera maggiormente lungo il fiume Testene, ad Agropoli, dove gli avvistamenti della lontra sono frequenti soprattutto di notte, ma tiene alta l’attenzione in tutto il Salernitano. Come per molte altre specie, la conservazione della lontra può essere assicurata solo se si garantisce la tutela del suo habitat e proprio in questo modo “Genesi dell’Ambiente” studia attentamente dove gli esemplari trovano la propria stabilità e rivolge particolare attenzione all’habitat e ai percorsi sotterranei creati appositamente per loro in modo che evitino il contatto con le strade dove rischiano di essere investite.
Questo è il secondo esemplare trovato morto, un altro era stato trovato di recente sempre dai volontari alla foce del Sele.
Negli ultimi anni, infine, la lontra sembra essere in aumento sia come numero di individui, sia come area di distribuzione. Un tempo la specie, ora protetta, era a forte rischio di estinzione: erano rimasti circa un centinaio di esemplari negli anni ’80. Diversi sono stati gli avvistamenti anche nelle aree interne del Salernitano: recenti sono quelli a Campora e a Piaggine.