Con un atto favorevole del commissario, il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato ieri l’autorizzazione integrata ambientale per l’impianto di eliminazione dei rifiuti liquidi speciali e non di San Sago situato nel territorio comunale di Tortora poco distante dalla sponda del fiume Noce che segna il confine tra Basilicata e Calabria.
Dopo il trattamento, le acque provenienti dall’impianto arrivano nel fiume che sfocia tra Castrocucco di Maratea e Marina di Tortora. Sono interessati anche i comuni di Lauria, Trecchina, Nemoli e Lagonegro.
Il 27 novembre 2013 sono state fermate le attività delle macchine poiché il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola ne aveva disposto il sequestro preventivo in quanto erano state riscontrate delle irregolarità. La ditta ha richiesto l’attivazione del sito e per questo è stato nominato il commissario Paolo Cagnoli che ha dovuto esprimersi sulla questione.
Tanta la preoccupazione dei cittadini, delle associazioni e dei sindaci della Valle del Noce non solo per la questione ambientale ma anche per quello che riguarda l’economia turistica. Sulla questione è intervenuto anche Gianni Pittella, sindaco di Lauria, Presidente Unione Lucana Lagonegrese e già Vicepresidente del Parlamento Europeo.
“La vicenda di San Sago ha delle caratteristiche sconcertanti e gravissime. Per citare soltanto l’epilogo: il Ministro dell’Ambiente convoca un incontro con il sindaco di Tortora e i rappresentanti del Comitato per il No a San Sago e prima ancora di riceverli viene diffusa la notizia che il Ministero stesso aveva proceduto all’autorizzazione e alla riapertura dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non. Il Ministro si limita ad un mero incontro di cortesia – commenta – L’Amministrazione comunale di Lauria conferma il suo No senza se e senza ma alla riapertura dell’impianto di San Sago e sarà al fianco, come ha sempre fatto in tutti questi anni, di tutte le forze della società civile, dell’associazionismo, delle Istituzioni e della politica perché venga esperita ogni iniziativa di carattere giuridico e politico affinché l’autorizzazione non si tramuti in un atto concreto che creerebbe un grande danno al futuro di tutto il nostro territorio”.