Ad una paziente 66enne del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno è stato applicato un impianto cocleare a sinistra che le ha apportato notevoli benefici. L’inserimento, che alla luce dell’esperienza internazionale acquisita risulta essere una procedura all’avanguardia, è stato effettuato dall’équipe del professore Francesco Salzano, Responsabile della Cinica Otorinolaringoiatrica del “Ruggi”.
La paziente, una volta giunta in ospedale, presentava un quadro clinico-audiologico complesso, caratterizzato da una sordità profonda bilaterale per nulla responsiva al trattamento riabilitativo protesico, aggravata da una patologia degenerativa oculare con marcata ipovisione che comportava una pessima qualità di vita, essendo priva contemporaneamente di due sensi (udito e vista). Ciò le causava una tendenza all’isolamento sociale e una marcata sindrome depressiva che la costringeva all’uso di psicofarmaci. In questo contesto era fondamentale il recupero di almeno uno dei due sensi compromessi e in particolare dell’udito, che non era riabilitabile con le protesi a causa della scarsa resa uditiva.
La procedura alla quale si è sottoposta la 66enne ha previsto una mastoidectomia (apertura della mastoide, osso posto dietro all’orecchio) in anestesia generale, con ingresso nella cassa timpanica, cocleostomia ed inserimento di un elettrodo multicanale all’interno del dotto cocleare. L’elettrodo, collegato ad un magnete posizionato sulla scatola cranica, viene attivato nella stessa seduta operatoria per verificarne il suo corretto inserimento. Successivamente l’impianto così confezionato è connesso ad una esoprotesi posizionata dietro l’orecchio e una volta acceso ha dato inizio ad una fase riabilitativa che vede coinvolti oltre agli otoiatri, anche audiometriste e logopediste adeguatamente formate.
Il pieno successo di tale intervento è confermato da una dichiarazione della figlia della paziente, che spiega: “Mia madre, ipovedente con una profonda e acuta sordità, dopo molteplici visite otorinolaringoiatriche aveva perso la speranza, finché ha incontrato il prof. Salzano e il suo gruppo che le hanno dato la possibilità di ritornare a sentire e la forza di andare avanti tra numerose difficoltà. Mia madre ha cominciato a socializzare e a riconoscere le persone dalla voce, percepisce molti suoni e rumori e per la prima volta questa mattina ha parlato a telefono con la sorella. Siamo infinitamente grati al prof. Salzano, alla sua équipe e al Ruggi che con grande umanità e professionalità sono riusciti a regalare finalmente un sorriso a mia madre“.