Si è conclusa oggi la tre giorni del Corso Teorico – Pratico di Ultrasonografia in Neurologia, organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, presso l’Aula Scozia del Policlinico Universitario di Salerno.
Durante la prima sessione del corso la dottoressa Francesca D’Auria, chirurga cardiovascolare di Teggiano, invitata in qualità di relatrice, in un articolato intervento ha parlato di ipercolesterolemia e danno di parete a carico dei distretti arteriosi epiaortici; ha poi presentato i meccanismi di funzionamento di un nuovo farmaco per ridurre la concentrazione di colesterolo LDL nel sangue, l’Inclisiran: un inibitore della proproteina convertasi subtilisina-kexina di tipo 9 che agisce direttamente sull’RNA umano. Successivamente ha illustrato i principi di diagnostica ecografica della trombosi venosa profonda associata al rischio di tromboembolia polmonare e, infine, è stata tutor ed istruttrice per l’esecuzione dell’ecocolordoppler dei medici chirurghi provenienti da tutta Italia che si sono iscritti al corso.
La dottoressa D’Auria nella sua relazione ha evidenziato quanta poca consapevolezza ci sia nella popolazione riguardo alla Sindrome Metabolica, come dimostrato anche da un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Corriere della Sera i cui dati, pubblicati il 21 settembre, indicano che solo il 38% della popolazione italiana sa cosa sia. La professionista ha altresì sottolineato che nonostante la Campania sia la culla della Dieta Mediterranea, è anche la regione italiana con il più alto tasso di obesità infantile e generale e che, anche a causa delle malattie cardiovascolari, la vita media è inferiore di 4 anni rispetto alla media registrata nel resto d’Italia.
Evidenziate anche la scarsa consapevolezza e la mancanza di percezione reale del pericolo che il fumo di sigaretta riveste per la popolazione, invitando a rimodulare gli stili di vita poiché la prevenzione garantisce una prospettiva migliore della vita. L’Italia attualmente ha una popolazione longeva che trascorre gli ultimi 20-25 anni in scarsa qualità di vita a causa di abitudini scorrette e insalubri condotte fin dall’età infantile. Pertanto, “l’invito rivolto a tutti – ha spiegato la dottoressa – è di svolgere regolarmente attività sportiva, controllare scrupolosamente peso corporeo, pressione arteriosa, glicemia, colesterolemia, trigliceridemia e, soprattutto, abolire il fumo di sigaretta che è causa diretta e di maggiore patogenicità nell’insorgenza e nella progressione delle malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, nonché respiratorie e neoplastiche”.