I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale del capoluogo su richiesta della Procura.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte su un’associazione a delinquere finalizzata al traffico degli stupefacenti nella zona orientale della città.
Sono così finiti in carcere Antonio Abate in qualità di capo, promotore e organizzatore dell’associazione, e Alessandro Rinaldi, Natale Memoli, Silvia Pappalardo, Antonio D’Elia, Francesco Mercandante, Giorgio Prisco e Raffaele Grillo in quanto partecipi. Giulio Placanico, invece, sempre in qualità di partecipe, è finito agli arresti domiciliari.
Gli indagati sono ritenuti responsabili di aver costituito un’associazione dedita, tra il 2020 e il 2021, allo spaccio di crack, cocaina e hashish, nel quartiere Mercatello e nella Casa Circondariale di Fuorni.
Secondo quanto ritenuto dal GIP allo stato delle investigazioni, la droga veniva introdotta in carcere attraverso il dipendente di una cooperativa (estranea ai fatti) incaricata di condurre un progetto lavorativo d’inclusione per i detenuti impiegati nel confezionamento di mascherine per l’emergenza Covid-19, nonché tramite un detenuto che beneficiava di permessi premio.