E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova ordinanza in tema di Peste Suina Africana che sarà valida fino al 24 febbraio del 2024. Il Commissario Vincenzo Caputo ha ritenuto doveroso stilare dei punti volti al contenimento del virus data l’insorgenza di nuovi focolai.
L’ordinanza prevede l’intensificazione dei controlli doganali sulle carni suine, sia selvatiche che domestiche, commercializzate in forma abusiva, anche quelle provenienti dall’estero, con la distruzione di quelle di cui non sia indicata l’origine.
Viene confermata la nascita dell’elenco dei bioregolatori, per i quali è previsto un elenco nazionale presso il Ministero della Salute, che hanno porto d’armi e che verranno anche formati in materia di Peste Suina Africana. L’ordinanza consente poi, osservando le norme di biosicurezza e su autorizzazione dei sindaci, la frequentazione degli ambienti naturali dove la malattia è presente.
Tra i punti cardine dell’ordinanza spicca quello dei controlli sulla filiera suina per cui saranno intensificati i controlli dalle autorità competenti delle carni suine in tutte le fasi della filiera alimentare. Le carni per le quali non è possibile individuare la provenienza saranno inviate a distruzione immediatamente, senza attendere l’esito del test per la ricerca del virus.
Su tutto il territorio nazionale, poi, l’autorità competente locale dispone l’abbattimento dei suini non indentificati per i quali sia impossibile risalire al proprietario, oppure suini selvatici o domestici detenuti illegalmente. Lo stesso vale in caso di suini allo stato brado, non identificati, indipendentemente dal fenotipo che presentano.
Quanto ai cinghiali, l’ordinanza affida alle Regioni il compito di scoraggiare con adeguate misure l’urbanizzazione dei suini selvatici, in particolare impedendo l’accesso a fonti di cibo, intese sia come rifiuti sia come alimenti somministrati volontariamente dai cittadini. Chiunque trovi esemplari di suini selvatici morti o moribondi deve segnalarlo immediatamente alle autorità competenti locali e deve astenersi dal toccare, manipolare o spostare l’animale, salvo diversa indicazione.
Tenuto conto dei divieti alla movimentazione di suini e prodotti a base di carne suina dentro e fuori le zone di restrizione istituite, le autorità competenti locali procedono al rilascio delle relative deroghe. L’ordinanza prevede precise sanzioni amministrative e penali, anche pesanti, a chi viola gli articoli previsti.
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