Sarà ricordata come l’estate dei rincari quella che volge al termine. Ai prezzi alti riscontrati nei luoghi di villeggiatura, soprattutto quelli di mare tra aumenti di hotel e stabilimenti balneari, si accompagnano quelli del carburante. Una situazione monitorata dall’associazione Codici, che torna a lanciare l’allarme per via delle conseguenze che stanno subendo i consumatori, che potrebbero diventare ancora più pesanti nei prossimi mesi.
“Viaggiare in auto sta diventando sempre più costoso – osserva Ivano Giacomelli, Segretario nazionale di Codici – e lo sa bene chi in questi giorni si è rimesso al volante per tornare a casa dalle vacanze. Parliamo di vacanze già di per sé care, nonostante un contesto generale che avrebbe dovuto indurre a ben altre politiche”.
L’ultimo aggiornamento sui prezzi di benzina e diesel fa registrare l’ennesimo aumento. “Dopo i rialzi stabiliti dagli operatori – dichiara Giacomelli – le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa hanno fatto registrare un incremento”.
Stando alle ultime rilevazioni ed elaborazioni il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,955 euro/litro e per il diesel è 1,858 euro/litro. Il prezzo medio per la benzina in modalità servito, invece, è di 2,092 euro/litro e per il diesel di 1,996 euro/litro.
“La situazione è diventata ormai insostenibile – afferma Giacomelli – e lo diciamo perché gli aumenti non seguono una logica di mercato. I numeri dicono che è in atto una speculazione molto preoccupante perché rischia di danneggiare due volte i consumatori. Il caro carburante non significa solo pagare di più per fare rifornimento, ma anche andare incontro ad aumenti, ad esempio sui generi alimentari, perché il trasporto merci è coinvolto ovviamente in questa situazione. Come sempre accade, a rimetterci alla fine è il consumatore. Bisogna intervenire in maniera decisa e rapida, quanto sta accadendo non è più tollerabile”.