“Anche al mare proteggi la biodiversità!” questa la campagna pubblicitaria di Legambiente che continua a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di non abbandonare rifiuti sulle spiagge e nel mare.
Con la Beach Litter, l’indagine che ha monitorato 8 spiagge in Campania, Legambiente ha censito una media di 1.939 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, di cui il 78% è composto da plastica che si conferma il materiale più trovato.
Quest’anno le analisi sono state condotte nelle province di Caserta, Napoli e Salerno, precisamente sulla spiaggia libera di Eboli, a Pontecagnano Faiano presso la spiaggia Hotel Ancora e nell’Oasi Dunale Paestum di Capaccio Paestum.
Su un totale di 31.800 mq di area campionata sono stati contati 15.513 rifiuti, una media di 1.939 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia di cui il 72,5% sono rifiuti di plastica.
“Immaginate due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti di cui il 78% è composto da polimeri artificiali/plastica, che si attestano come sempre il materiale più trovato – scrive Legambiente – Ma quest’anno a peggiorare il quadro sono i rifiuti di metallo (7,8% del totale), seguono quelli di vetro e ceramica (pari al 5,7%) e la carta e cartone (il 3,6% del totale). Il restante materiale raccolto è costituito da tessuti, legno trattato, gomma, bioplastica, rifiuti da cibo e sostanze chimiche”.
Dai dati raccolti si evince che il Mediterraneo è, di fatto, uno dei mari più compromessi al mondo per la concentrazione di plastiche e microplastiche, provenienti principalmente da discariche illegali e dalla cattiva gestione dei rifiuti, spesso veicolati dai fiumi e dall’inefficienza dei depuratori, dalla pesca professionale e dalla navigazione.
“Anche il più piccolo gesto di raccogliere i rifiuti può fare una grande differenza!”, conclude Legambiente.