Nel linguaggio comune usiamo impropriamente il termine emorroidi per indicare la condizione patologica, ma le emorroidi o plesso emorroidale sono normalmente presenti all’interno del canale anale di tutte le persone e contribuiscono al mantenimento della continenza.
Le emorroidi sono localizzati nella parte terminale del retto, sono dei cuscinetti riccamente vascolarizzati saldamente ancorati alla parete del canale anale, che assicurano nutrizione ed ossigenazione alle strutture che costituiscono lo sfintere anale. In determinate circostanze, quali diete non equilibrata e povera di fibre o stitichezza cronica, gravidanza o abitudini di vita incorrette, possono causare un’infiammazione di queste strutture che si gonfiano al punto di divenire visibili ad occhio nudo. La condizione patologica che intendiamo cè un ingrossamento delle vene del plesso emorroidario che si verifica per un accumulo di sangue a livello delle emorroidi, dilatandole e facendole scivolare verso il basso, con il prolasso e la fuoriuscita dei tessuti nell’ambiente esterno all’ano.
Anche se non rappresenta una grave condizione patologica, la malattia non deve essere trascurata. I casi più lievi possono essere gestiti con l’attenzione allo stile di vita e attenzioni igieniche, accompagnati con l’applicazione topica di medicinali a base sintetica o naturale, ad azione decongestionante. Un peggioramento dei sintomi potrebbe comportare il ricorso ad un intervento chirurgico.
L’erboristeria offre numerosi rimedi naturali contro le emorroidi con l’utilizzo di compresse ad assunzione orale contenenti piante vegetali dalle proprietà antinfiammatorie e vasocostrittrici. Abbiamo l’Ippocastano, che con il suo metabolita principale escina, viene largamente impiegato per la sua capacità di attivare la circolazione sanguigna e favorire il ritorno venoso. La vite rossa, con i suoi polifenoli estratti dalle foglie, svolge un’attività vasoprotettrice diminuendo la permeabilità dei capillari e aumentando la loro resistenza; anche la rutina svolge la stessa attività, ed è contenuta in diverse piante, come i germogli della Sophora Japonica. All’assunzione per via orale si combina l’utilizzo di un prodotto ad uso topico da applicare localmente. Si prediligono pomate contenenti piante come l’Aloe, ottima per le sue proprietà lenitive ed astringente, o l’estratto di Iperico, ricco di metaboliti dalle proprietà cicatrizzanti e disinfettanti oltre che astringenti.
Di recente è disponibile in farmacia un integratore, il Plumvens-x, contenente estratti di Ippocastano, vite rossa ed altri elementi dalle spiccate capacità antinfiammatorie e vasoprotrettrici.
Anche l’omeopatia può venire in soccorso. Nella crisi emorroidaria può essere efficace l’utilizzo di Aesculus hippocastanum in gocce per 3 volte al giorno. Nel caso di emorroidi recidivanti è indicato l’utilizzo di Nux vomica, se presenti in stato di gravidanza di Sepia.