“In quanto unico esponente femminile della Giunta Bardi, oltre che come donna che ha già subito in passato infimi attacchi maschilisti, sento di dover prendere forte e ferma posizione su quanto emerso recentemente a proposito di pesanti molestie sessuali di cui è stata fatta oggetto una funzionaria regionale da parte di un alto Dirigente del medesimo Dipartimento in cui la stessa opera“.
Lo dichiara l’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra, in seguito ad una presunta molestia avvenuta in una Direzione della Regione Basilicata. In merito a questa vicenda il Presidente della Giunta Vito Bardi ha immediatamente dato comunicazione agli uffici preposti di avviare l’opportuna e doverosa istruttoria.
“Ho già denunciato a suo tempo un habitus mentale sessista e maschilista che sottotraccia svilisce il lavoro delle donne, purtroppo anche nei luoghi istituzionali e nelle aule consiliari – dichiara l’assessore Merra – tuttavia ritengo ancora più grave la vicenda denunciata adesso dai giornali perché, qualora la versione riportata dovesse corrispondere a verità, si profilerebbe un inammissibile abuso di ruolo apicale per estorcere favori e prestazioni sessuali contro una lavoratrice in posizione gerarchica subordinata. Non si tratterebbe dunque solo di forma mentis degradante e indecorosa ma di vera e propria condotta tesa allo sfruttamento sessuale, attraverso l’abuso di autorità, da condannare senza reticenze. Occorre intervenire all’istante con un’azione disciplinare contro chi ha violato le regole e calpestato i diritti ma occorre anche fare prontamente luce sulle eventuali responsabilità e omissioni, ad ogni livello, di chi sapeva e ha taciuto, di chi avrebbe dovuto vigilare e non l’ha fatto e di chi ha semplicemente tentennato in attesa che fossero gli eventi ad accomodare il tutto, forse contando su tensioni psicologiche e ripensamenti della presunta vittima“.
“Abbiamo il dovere di far emergere la verità – conclude l’assessore regionale – al di là dei possibili risvolti giudiziari qualora la vittima deciderà di agire nelle sedi opportune, affinché i responsabili siano immediatamente messi di fronte ai loro atti scellerati e allontanati dai loro uffici per aver vilipeso la dignità di una persona, di una donna, di una lavoratrice la quale è stata costretta a subire un comportamento eticamente scorretto e degradante che infanga tutta l’Amministrazione. Alla lavoratrice va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno che si aggiunge a quello della Commissione Pari Opportunità la quale già ieri, con le dichiarazioni della sua Presidentessa, ha stigmatizzato questo esecrabile episodio; perciò mi rendo disponibile, sin da subito, ad agire, concordemente con quest’ultima, mettendo in campo qualsiasi azione tesa a supportare, in ogni sede, chi ha subito tale odioso misfatto, anche al fine di evitare che simili vergognosi avvenimenti si ripetano in futuro”.