E’ stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione un 56enne imprenditore di Castelcivita per violenza sessuale nei confronti di una dipendente. La sentenza è stata pronunciata nei giorni scorsi presso il Tribunale di Salerno dal collegio presieduto dal giudice Domenico Diograzia. L’imputato è stato anche condannato all’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela o curatela e dai pubblici uffici, all’interdizione legale per la durata della pena e al risarcimento dei danni in favore della parte civile rappresentata in giudizio dall’avvocato Marco Martello.
L’uomo era accusato dal sostituto procuratore della Repubblica, Roberto Penna, perchè attraverso violenza e minacce avrebbe costretto una 32enne di Albanella, sua dipendente, a subire atti sessuali.
Nello specifico l’aveva baciata, le aveva messo le mani sotto i vestiti riuscendo a toccarle il seno e le parti intime, l’aveva invitata a sedersi sulle sue gambe tirandola a sè, l’aveva presa da dietro abbassandole con forza i pantaloni e gli slip e cercando di avere con lei un rapporto sessuale e inoltre più volte le aveva proposto di avere con lui rapporti sessuali.
Le minacce subite dalla donna erano relative al rischio di perdere il lavoro nel caso non avesse acconsentito a ricevere le avances del datore di lavoro, da lei più volte respinto. In un’occasione, quella finale, l’uomo tentò di abusare sessualmente di lei ma quest’ultima per sfuggire alla violenza cadde a terra sbattendo la testa e ferendosi. In seguito l’imprenditore le fece firmare le sue dimissioni sotto minaccia.
La donna, ormai spaventata, esausta e anche depressa per quanto accadeva ormai da tempo, decise di sporgere denuncia per le molestie subite.