Da alcune settimane il personale del Nucleo Provinciale Guardie Accademia Kronos di Salerno ed Avellino, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni di maltrattamenti ad animali d’affezione, ha avviato insieme alle Forze dell’Ordine una intensa attività di controllo in alcuni comuni del Parco Monti Picentini ed in particolare a Montella, Campagna ed Oliveto Citra.
Proprio in occasione di uno di questi controlli, gli agenti si sono trovati di fronte ad una situazione con cui non si sarebbero mai voluti confrontare. Al centro della strada comunale che dalla località Piano del Salice porta ad Oliveto Citra, le Guardie ambientali Kronos hanno notato la presenza di un enorme sacco di colore bianco al cui interno, avvolto in un ulteriore sacco di iuta di colore azzurro, si intuiva vi fosse una carcassa di animale.
Immediatamente gli agenti hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e ad ispezionare il sacco dal quale proveniva un lezzo acre, che non lasciava dubbi su cosa potesse esservi al suo interno.
“Durante le operazioni di apertura dei due sacchi – spiega Kronos – appariva al suo interno il capo di un cane meticcio dal pelo bianco, che nonostante fosse sporco di sangue e purtroppo non più in vita a seguito delle numerose percosse ricevute e di un violento colpo alla testa che ha prodotto un foro di alcuni centimetri di diametro e di forma ovoidale, come quello che può produrre una picozza, sembrava quasi chiedere ancora di essere aiutato. Una scena straziante che evidenziava una violenza cieca e gratuita a carico di un essere indifeso che si è fidato di chi credeva fosse suo amico. Una terrificante sequela di sevizie a cui è davvero difficile dare un senso perché fatta da una persona nei confronti di chi da secoli è definito il migliore amico dell’uomo”.
Dopo gli accertamenti di rito, gli agenti hanno contattato la Centrale Operativa di Emergenza Veterinaria che ha prontamente allertato il medico veterinario reperibile che, giunto sul posto, dopo aver esaminato la tipologia delle lesioni presenti sulla carcassa e l’assenza del microchip, ha contattato la ditta specializzata per il suo recupero.
Al termine delle operazioni gli agenti, ultimati i rilievi del caso, hanno effettuato alcuni controlli presso allevatori della zona per poi redigere una dettagliata comunicazione di notizia di reato da inviare all’Autorità Giudiziaria. Nei prossimi giorni saranno intensificati i controlli sul territorio da parte dell’Associazione Accademia Kronos.