“Piantumazioni, lidi, dehors: chi deve controllare?”. Con questa domanda il Consigliere comunale Gennaro Avella disquisisce sulla condizione di abbandono e degrado in cui versa, secondo alcuni, la città di Salerno.
In una lettera il Consigliere esamina vari aspetti a partire dalle piantumazioni incomplete, ai lidi balneari fatiscenti, alle occupazioni incontrollate di suolo pubblico con dehors visibilmente posizionati oltre ogni limite autorizzato. “A chi spetta l’onere del controllo? – chiede Avella – In qualità di Consigliere comunale ho avanzato questa domanda in sede di ultima commissione consiliare permanente Annona e Turismo. Commissione di cui sono componente effettivo. Salerno appare, ogni giorno di più, una giungla senza regole. Anzi, dove l’unica regola vigente sembra essere quella del più forte, anche quando finalmente qualcosa di utile per la città si riesce a realizzare, essa risente dell’approssimazione di chi è deputato alla verifica ed alla prepotenza di chi ha interesse a modificarne e limitarne gli effetti”.
Avella evidenzia che “molti alloggiamenti destinati ad ospitare gli alberi siano stati occupati da tavolini, sedie e pedane dei locali adiacenti. E’ incredibile che gli addetti alle piantumazioni non abbiano segnalato la grave anomalia alla stazione appaltante (il Comune) o che, se la segnalazione sia avvenuta, l’Ente non sia intervenuto con gli agenti della Municipale per far rimuovere le strutture esterne dei bar, appunto ‘amovibili’. Il Corso perde così decine di alberature. Il tratto finale, quello tra via Velia e Portanova, ne è del tutto sprovvisto per la metà. E’ normale che a Salerno l’interesse privato debba prevalere – in maniera così prepotente ed odiosa – su quello pubblico?“.
Il Consigliere passa poi ad analizzare i dehors dei bar. “Arrivati a Portanova si apre poi lo spettacolo indecoroso di tavolini e ombrelloni messi dovunque. Senza regole, senza rispetto delle misure autorizzate e del decoro. Stessa cosa in alcuni tratti di via Roma ed un po’ in tutta la città. La Polizia annonaria esiste ancora a Salerno? L’Amministrazione comunale non avrebbe dovuto fare entrare in vigore il regolamento che conferiva uniformità a queste strutture esterne? Salerno ha sdoganato la tolleranza dell’abusivismo diffuso?”.
Note dolenti arrivano dalla constatazione della vetustà di non pochi lidi balneari cittadini. Fermi, strutturalmente, agli anni ’80.
“Il PUAD, Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime ad uso turistico-ricreativo è stato adottato dalla Giunta Regionale il 20 dicembre 2022 – scrive Avella -. Il Comune di Salerno ha quindi elaborato e definito il Piano Attuativo di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo? Ha previsto aree di libera e gratuita fruizione nella misura non inferiore al 30% della lunghezza degli arenili e del 30% delle altre superfici demaniali utilizzabili a fini di balneazione? Ha definito i requisiti per la classificazione degli stabilimenti balneari (da 1 a 4 stelle)?”.
“Nel mio ruolo di Consigliere comunale porterò queste ed altre battaglie in tutte le sedi politico-istituzionali. Per quanto mi riguarda non esistono vincoli di appartenenza superiori a quelli, indissolubili, con la città e con i salernitani“, chiosa Avella.