La decisione per certi aspetti inconsueta e anche clamorosa che ha portato i dirigenti dell’Asd Padula Tonino Paolini al sollevamento dall’incarico dell’allenatore Tonino Cicchetti, il quale ha condotto la squadra alla vittoria con una giornata d’anticipo sulla conclusione della stagione agonistica nel Campionato di Terza Categoria, adottata proprio alla vigilia dell’ultima giornata che coincideva con la festa del club certosino, ha inevitabilmente creato rumore anche per le motivazioni addotte.
E su questa vicenda l’esperto tecnico, originario di Atena Lucana e che vanta un curriculum di tutto rispetto, ha chiarito alcuni aspetti: “Innanzitutto mi preme sottolineare che nell’intervista rilasciata all’emittente 105 Tv ritengo di non avere offeso nessuno, il mio intervento era teso ad evidenziare che quando si è dato il via a questo progetto lo stesso era nato per aggregare tanti ragazzi del posto per cui all’inizio di questa avventura si è partiti con un gruppo di 35 persone tutte tesserate dove ho portato la mia esperienza maturata in anni da tecnico. Ovviamente essere tesserati per una società non significa essere pronti per affrontare gare agonistiche e le mie affermazioni sono state interpretate in modo errato e strumentalizzate da poche persone per mettere in cattiva luce il mio operato che è sotto gli occhi di tutti. Il Padula Tonino Paolini, dopo una stagione intensa nella quale tutti hanno potuto dare il loro contributo anche grazie ai sacrifici fatti nelle sedute di allenamento, ha centrato l’importante traguardo della promozione nella categoria superiore alla sua prima uscita anticipando di un anno l’obiettivo che era stato fissato da parte del club in due stagioni. Per questo risultato voglio ringraziare tutti i ragazzi che mi hanno supportato e sopportato avendo da ridire anche sui metodi di allenamento duri ma questo ci ha portato a centrare il risultato finale oltre a dare lustro al nome di Padula e di Tonino Paolini in tutti i campi del Cilento. In quest’annata sportiva i ragazzi, molti dei quali hanno frequentato anche categorie superiori, sono cresciuti e migliorati sotto l’aspetto tecnico-tattico e il risultato finale lo testimonia”.
“Mi corre l’obbligo anche di rimarcare che sono allenatore di campo e non alleno le dita per fare il leone da tastiera sui social e screditare il lavoro altrui. Le critiche fanno parte del nostro mestiere e vanno accolte ma non bisogna lanciare accuse gratuite senza conoscere cosa viene fatto. L’obiettivo deve essere quello di costruire insieme e non distruggere come qualcuno ha tentato di fare. Voglio ringraziare tutti i dirigenti, l’Amministrazione comunale e il parroco don Giuseppe Radesca che sono stati sempre al mio fianco e hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato culminato con la vittoria del Campionato che, oltre a favorire l’aggregazione, era lo scopo per cui è nata questa associazione sportiva. Dopo questa esperienza vissuta con questo gruppo, culminata con la bella promozione per la quale ho dato tanto, il mio cuore sarà sempre un po’ anche granata” conclude.
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