Si è tenuta questa mattina a Polla la manifestazione di protesta per dire “no” alla chiusura dei reparti dell’ospedale “Luigi Curto”. Una giornata organizzata dalla Fials e alla quale hanno partecipato anche la UIL FPL e la Confial.
Fulcro della manifestazione il diritto alla salute dei cittadini valdianesi che rischiano di vedere una progressiva chiusura dei reparti con la conseguente negazione di ottenere cure necessarie alla propria salute.
“Una situazione inaccettabile – ha affermato Carlo Lopolo, segretario provinciale Fials -. Il collasso di questa struttura mette a rischio l’esistenza di un centro nevralgico riconosciuto Dea di I Livello, uno snodo fondamentale che serve tutto il comprensorio, in un territorio che comprende circa 70mila abitanti e che dista da altri ospedali almeno 50 chilometri”.
Questione drammatica anche per il segretario provinciale di UIL FPL, Gianluca Viciconte, secondo cui solo “attraverso l’unione di più voci si può dare vita ad un’iniziativa concreta per tutelare la salute dei cittadini del territorio. La politica gioca un ruolo fondamentale e deve scendere in campo“.
All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, studenti, Polizia Locale, Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, medici, infermieri e personale sanitario del nosocomio pollese, tra cui il dirigente del reparto di Ostetricia e Ginecologia Francesco de Laurentiis, il sindaco di Polla Massimo Loviso, il sindaco di Sala Consilina e Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Francesco Cavallone, l’assessore alla Comunità Montana Vallo di Diano Antonio Pagliarulo, la sindaca di Padula Michela Cimino, il sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica e il Presidente della Conferenza dei Sindaci nonché primo cittadino di Teggiano Michele Di Candia.