Domani, sabato 20 maggio, alle ore 10:30 a Capaccio Paestum si terrà il convegno “Mare e fiumi, tutela e valorizzazione delle nostre acque” con lo scopo di diffondere la cultura dell’ecoturismo in tutto il territorio, partendo da Salerno e finendo a Sapri.
“E’ un fenomeno che potrebbe generare consistenti entrate dando un nuovo valore ai beni materiali e immateriali che caratterizzano il patrimonio dei nostri territori – afferma la senatrice del Movimento 5 Stelle, Felicia Gaudiano -. Unire sensibilizzazione e tutela del paesaggio ha un valore aggiuntivo se ad una visione etica del turismo aggiungiamo la valorizzazione e la conoscenza di un bene fondamentale e essenziale per tutti gli esseri umani, quale è l’acqua. Il successo delle attività turistiche passa attraverso l’acqua. Il tema della gestione delle risorse idriche rappresenta un elemento fondamentale che può decretare il successo o meno della stessa capacità attrattiva delle aree da valorizzare. Diversi sono gli aspetti da considerare: dalla tutela della balneazione, che può richiedere adeguate infrastrutture fognario depurative oltre ad una gestione ad hoc, alla presenza di un adeguato numero di fontane e case dell’acqua, sino alla creazione e al mantenimento delle zone umide, capaci di attirare un flusso turistico con forti motivazioni ambientali e naturalistiche”.
Interverranno Sergio Costa, deputato della Repubblica Italiana, vicepresidente della Camera e già ministro dell’Ambiente; Salvatore Micillo, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e primo firmatario della legge “Salvamare”; Valerio Calabrese, responsabile Agricoltura Legambiente Campania e Antonio Briscione, presidente della Riserva naturale Foce Sele e Tanagro.
“La tutela integrale del corso d’acqua è il principio cardine per uno sviluppo sostenibile e consapevole del territorio. Senza questa consapevolezza, il processo di pianificazione e lo sviluppo di un territorio sono privi di una visione: rischiano di divenire preda di una gestione miope, attenta solo a difendere gli interessi privati e particolari a scapito della collettività. La risorsa del fiume Sele e quella del mare costituiscono un grande patrimonio. Patrimonio da utilizzare – conclude Gaudiano – ai fini dello sviluppo turistico di questa grande e importante area naturalistica, fluviale, archeologica, turistica e rurale del territorio”.