Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino Franco Latempa dopo la denuncia del Gruppo politico “Noi Sacco” sul degrado e sull’abbandono in cui versano le Gole del Sammaro.
“In questi giorni è stata fatta una polemica sterile sullo stato dei luoghi della nostra bellissima sorgente del Sammaro. Un tentativo maldestro di screditare e soprattutto di mettere in cattiva luce il nostro paese e il nostro territorio. Voglio subito puntualizzare che valuteremo tutte le iniziative e le azioni necessarie a tutelare l’immagine del nostro paese e noi sì che possiamo farlo perché eletti e quindi legittimati dal consenso dei cittadini sacchesi a rappresentare la nostra comunità – commenta il sindaco – Innanzitutto bisogna precisare che lavori di monitoraggio e manutenzione vengono effettuati ogni anno nel periodo primaverile dopo le piene di autunno e inverno, quest’anno abbondanti e continue. Prima non è possibile intervenire anche per le condizioni meteo che rendono i lavori particolarmente lenti e difficoltosi. Lo possono constatare tutti, non chi, naturalmente, vuole solo speculare sulle difficoltà ordinarie per recuperare la scena di un improbabile protagonismo”.
Latempa sottolinea che in un primo sopralluogo sono state riscontrate alcune criticità sull’intera area. Alcune ordinarie come la pulizia da erbacce e sterpaglie, sistemazione di alcuni tratti del sentiero, sistemazione e revisione di piccole parti delle staccionate mentre altre straordinarie come l’erosione di un piccolo tratto del sentiero che è stato immediatamente sistemato grazie all’intervento degli operai della Comunità Montana del Calore Salernitano. E’ stato necessario interdire il passaggio pedonale sul ponte della “Fresta” perché alcune tavole, a causa dell’azione dell’acqua e dell’umidità, si sono marcite ed anche perché è necessario un lavoro straordinario di riqualificazione e di messa in sicurezza. “Abbiamo già provveduto a coinvolgere gli enti sovracomunali. I pochi operai della Comunità Montana sono già all’opera presso l’area attrezzata del Ripiti con un piccolo escavatore che occhi più attenti e meno superficiali avrebbero potuto facilmente individuare. Si sa, questi criticoni della domenica mordono e fuggono”.
“Continueremo con l’impegno ed il sacrificio di sempre ad assicurare la fruibilità ed il decoro dei nostri luoghi. Infatti, l’opera di valorizzazione e di riqualificazione della sorgente del Sammaro avvenute in questi anni è sotto gli occhi di tutti – continua – Un’area attrezzata con impianto di illuminazione, tavoli, gazebo, parcheggio e zona barbecue è stata installata alla confluenza del torrente Ripiti con il Sammaro. Lungo il sentiero che porta alla sorgente sono state sostituite le staccionate, è stato rifatto il sentiero con le gradinate ed è stato sostituito ed allungato il percorso per i disabili. All’ingresso del sentiero è stata allestita una piccola area di accoglienza con tavoli e panchine. Altro che abbandono, solo cura e dedizione per la nostra sorgente e per i nostri luoghi. Anzi i lavori di riqualificazione e l’opera di valorizzazione sono continui e costanti ed anche nella prossima stagione prevediamo opere di implementazione come attraversamenti, segnaletica, cartellonistica ambientale. Inoltre, per un maggiore rispetto dei luoghi sarà necessario prevedere un controllo dei flussi nei pressi della sorgente ed un rafforzamento dei divieti già esistenti di balneazione e di bivacco. Abbiamo le idee chiare e non confuse come quelle dei nostri detrattori e potrete rendervene conto alla manifestazione di apertura della stagione estiva presso il nostro fiume, per la quale ci stiamo prodigando per rendere bella, accogliente ed inclusiva. E loro verranno, parteciperanno o, come al solito, diserteranno?”.
Il sindaco fa un appello ai concittadini ed ai visitatori per invitarli a visitare gli splendidi luoghi e la sorgente. “Se proprio non tutto dovesse essere a posto abbiate venia”.
“In ultimo voglio rivolgermi a te che ci guardi sempre dall’alto in basso come il primo della classe cosa hai fatto, non dico per i luoghi del nostro paese perché sarebbe chiederti troppo, ma almeno per il nostro fiume e per la nostra splendida sorgente? Hai provveduto a far installare qualche tavolo? Qualche panchina? Hai fatto ripulire o aprire qualche sentiero? Almeno un chiodo in qualche palo di una staccionata? Rifletti e taci”, conclude.
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