Annamaria Vacchiano è una testimone che rischia violenze e quindi va ascoltata subito. E’ quanto stabilito dal gip Scermino che ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal pm Vivaldi, titolare delle indagini sull’omicidio di Marzia Capezzuti, la 29enne uccisa a Pontecagnano Faiano e per cui sono stati arrestati Mariabarbara Vacchiano e il marito Damiano Noschese, oltre al figlio minorenne della coppia che attualmente è detenuto nel carcere minorile di Nisida.
Annamaria è la figlia primogenita di Mariabarbara grazie alla quale vi è stata una svolta decisiva nelle indagini perchè ha consegnato agli inquirenti il video di una telefonata con il fratello in cui è possibile leggere il labiale della confessione dell’omicidio. Il 15enne, infatti, durante la videochiamata con la sorella maggiore sembrerebbe affermare la frase “Amm affucat’” (“L’abbiamo strozzata“). La ragazza sarà ascoltata nel corso dell’incidente probatorio il 17 maggio.
Annamaria, secondo il gip, è obiettivamente esposta ai condizionamenti determinati da possibili violenze e minacce, visto che “i soggetti coinvolti nei fatti per cui si procede sono tutti fortemente interconnessi da vincoli di parentela ed uno degli indagati ha già rilasciato dichiarazioni davanti al gip dei minorenni con le quali giurava vendetta alla sorella“. Il 15enne in carcere, infatti, ha dichiarato di volerla far pagare alla sorella che ha raccontato tutto agli inquirenti.
Per il gip Scermino siamo di fronte ad “un quadro di fortissime tensioni infrafamiliari che lasciano ragionevolmente temere il pericolo della dispersione e il rischio di future influenze negative sulla genuinità della prova“.
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