Durante la prima infanzia è comune osservare episodi di disturbi intestinali, in particolare i più frequenti sono rappresentati dalla stipsi e diarrea.
In genere si considera stipsi l’evacuazione ridotta a due volte o meno a settimana con difficoltà nello svuotare in tutto o in parte l’intestino. Nei bambini, più che di stipsi, è possibile considerare questa condizione come una sorta di pigrizia intestinale, condizionata da diversi fattori che possono essere di natura fisica ma anche psicologica.
Cause organiche di episodi di stipsi sono condizioni congenite come il megacolon o intolleranze alimentari che compromettono la corretta fabbricazione ed evacuazione della massa fecale, problematiche di stretta pertinenza dello specialista gastroenterologo pediatra.
Numerosi fattori psicologici possono influenzare notevolmente le abitudini del bambino; il passaggio dal pannolino al wc, rappresenta per un bambino, infatti, un cambiamento importante, ed è quindi fondamentale per il genitore accompagnare il bambino nel modo corretto, non avendo fretta nell’imporre il vasino e mantenendo un approccio positivo e propositivo. Nonostante un atteggiamento corretto può talvolta manifestarsi nel bambino uno stato di pigrizia intenzionale nell’espletare le proprie funzioni fisiologiche perché abituati a determinate condizioni ambientali, come il rifiuto di utilizzare altri servizi igienici che non sia il bagno di casa o fattori ludici e sociali che innescano nel bambino il bisogno di contenere o sopprimere il desiderio di evacuare. Questo può far sì che si inneschi nel bambino un circolo vizioso stipsi-dolore-stipsi per cui la stitichezza dà dolore ed il dolore provoca stitichezza.
Il cardine della terapia della stipsi è rieducare l’alvo intestinale del bambino ad un’evacuazione quotidiana non dolorosa. Per fare ciò è necessario agire sull’alimentazione che deve essere ricca di fibre, di cereali integrali ed un buon apporto di frutta e verdura, che costituiscono le vere e proprie scorie creando volume e favorendo le evacuazioni, ed invitare il piccolo a bere spesso acqua. Inoltre, per mantenere l’equilibrio della flora intestinale è utile somministrare prebiotici e probiotici, sicuri e senza controindicazione anche per lunghi periodi, ottimi alleati anche nell’aumentare le difese immunitarie del bambino.
Differenziando le varie cause che generano la stipsi nel bambino, è possibile intervenire con rimedi omeopatici specifici ed efficaci per le varie tipologie di stipsi. Quando nel bambino è presente il desiderio costante di evacuare senza però riuscirci, e quando finalmente si riesce, la defecazione è incompleta e insoddisfacente, è consigliata la somministrazione di Nux vomica.
Alumina è il rimedio nel bambino quando la stipsi è caratterizzata da assenza totale di desiderio, da evacuazioni dolorose e dall’incapacità di far transitare la massa fecale, generalmente dure, con un’inerzia nella spinta tale anche quando le feci sono morbide. Entrambi i rimedi andrebbero somministrati in diluzioni di 9 o 15 CH.